capitolo ix

Mobilità sostenibile,
muoversi senza motore

Scendere e salire
correre e frenare
vado zigzagando
buche da evitare
suono il campanello
voglio superare
quando vado in bici mi sembra di volare.
Girando per le strade
sento tanti odori
mi tappo bocca e naso
puzzano i motori,
vado verso il parco
voglio respirare
con la bicicletta …. posso anche rallentare.

(Bicicletta, canzone di Paolo Agostini)

Che cos'è la mobilità sostenibile, perché ne abbiamo bisogno

Le strade di molte città, anche di piccole dimensioni, da anni ormai non sono più a misura d'uomo, e tantomeno a misura di bambino. Sono passate dall'essere luoghi di aggregazione, di incontro, di gioco, di esplorazione… a spazi inquinati, invasi dalle auto e congestionati dal traffico.


Provate a pensare a com'erano i quartieri in cui vivevate da bambini e, se avete la possibilità di farlo, ripassateci oggi provando a ripercorrere le stesse strade, così come facevate solo vent'anni fa, date un'occhiata alla mobilità urbana, allo spazio dedicato ai parcheggi e a quello dedicato alle persone e ai bambini, per camminare e andare in bicicletta, stare all'aperto. Nella maggior parte dei casi saranno quasi irriconoscibili, innanzitutto a causa della quantità di auto in circolazione e del traffico che esse provocano e, in seconda battuta, per la quantità di veicoli fermi, visto che alcune zone sono diventate dei parcheggi diffusi. Se vostro figlio sta iniziando a fare le prime pedalate vi farà sicuramente paura; se siete abituati a muovervi a piedi non sarete sempre rispettati. Non possiamo certo arrestare nostalgicamente l'evoluzione delle città, ma abbiamo il dovere di impegnarci per garantire ai nostri figli l'opportunità di vivere in quartieri ospitali e sicuri, in cui possano muoversi in autonomia. L'invasione delle auto non aiuta.


Se devo essere onesta, prima che nascessero le mie bimbe mi ponevo il problema in modo limitato: quando potevo mi muovevo in bicicletta perché mi è sempre piaciuto farlo e fin da ragazzina sono stata abituata a pensarla come mezzo praticissimo per gli spostamenti. Ma non lo facevo ragionando consapevolmente su quanto fosse rivoluzionario, fin da allora, muoversi senza motore, senza bruciare carburante, senza produrre emissioni, migliorando il proprio benessere e preservando la salute a colpi di pedale.


Tant'è che solo da poco, riflettendo su com'è cambiata la città in cui abito, mi trovo a rimpiangere il piacere di pedalare e camminare con una maggiore libertà, soprattutto pensando che l'autonomia e la possibilità di muoversi per i nostri bambini è radicalmente diversa da quella che abbiamo avuto noi.