L'alimentazione è la guida sovrana della vita e della salute.
Martina Grassini, Associazione Cibo e Salute
capitolo iii
Alimentazione e ambiente
Cibo e ambiente
Il cibo è una questione intima, molto intima. Nutriamo i nostri bambini con il latte materno, li attacchiamo al seno appena vedono la luce, nell'abbraccio delle nostre membra sono rassicurati dalla suzione e dal nutrimento. L'allattamento materno è la rappresentazione dell'aderenza alla natura della specie umana: è naturale, sano, possiamo dire senza indugio che è pure biologico, senza ogm e che risponde ai criteri della filiera corta e della massima sostenibilità possibile. I neonati allattati al seno sono i primi consumatori critici, ci dimostrano che non c'è bisogno di altro per i primi mesi della loro vita se non dell'attaccamento alla loro madre.
Le cose cambiano quando inizia lo svezzamento, visti i tanti prodotti per l'alimentazione nella prima infanzia, proposti dal mercato come irrinunciabili e insostituibili. I pediatri in molti casi offrono ai genitori tabelle per lo svezzamento molto strutturate, e spesso piuttosto rigide. Si passa cioè dall'allattamento a richiesta, in cui lasciamo libero il nostro bambino di mangiare quanto e quando vuole, a pasti solidi o semisolidi, offerti a orari ben precisi, completi da un punto di vista nutrizionale, fatti di carne, carboidrati, grassi, sali minerali e vitamine, ma anche, troppo spesso, di liofilizzati e omogeneizzati prodotti industrialmente. Si cerca quindi di replicare la completezza del latte di mamma, come se questo venisse improvvisamente a mancare.
Quando ho iniziato a svezzare le mie bambine mi sono rifiutata di offrire quei papponi pieni di tutto. Ho continuato ad allattarle al seno anche dopo i sei mesi e ben oltre, e ho cercato di introdurre molto gradualmente i vari ingredienti, cercando di farglieli assaggiare uno alla volta. Non ho rinunciato del tutto alla pappa, ma è stata accompagnata da piccoli spuntini di carote, patate, riso offerti anche “da soli” per avvicinarle all'alimentazione di noi grandi senza cibi speciali, pur rispettando una corretta introduzione degli alimenti, la varietà e l'equilibrio.
In seguito mi sono resa conto che avrei potuto fare meglio e gestire in modo molto diverso, fin dallo svezzamento, la modalità di somministrazione dei pasti. I piccoli cambiamenti li ho fatti dopo, alla luce di approfondimenti personali che mi hanno portata in una direzione diversa, che reputo più sana per la mia famiglia e più sostenibile per l'ambiente. Incredibile ma vero: questi due aspetti sono in totale sintonia.
Esiste cioè un modo di alimentarsi che non rinnega la nostra tradizione culinaria, così ricca e variegata, ma punta in misura maggiore su specifici ingredienti di alta qualità: un'alimentazione più naturale, che limita sensibilmente alcuni prodotti di origine animale e quelli raffinati e industriali, che subiscono numerose lavorazioni e molto spesso costano poco.
La cosiddetta alimentazione naturale è una delle buone pratiche che cerco di adottare, non solo per il rispetto dell'ambiente e della salute ma anche per un vero e proprio riavvicinamento alla natura. Tutto ciò che è coltivato e prodotto nel rispetto dei ritmi biologici della natura, lo è anche dei ritmi dell'esistenza.