5a tappa

Educazione e
Autorealizzazione

I geni dei vostri figli riflettono soltanto il loro potenziale, non il loro destino. Sta a voi creare un ambiente che consenta di svilupparsi fino al massimo del loro potenziale.

Bruce Lipton

Ti racconto una storia…

LA PARABOLA DELL’AQUILA DI JAMES AGGREY

Un giorno un uomo, attraversando la foresta, trovò un aquilotto, lo portò a casa e lo mise nel pollaio dove imparò presto a beccare il mangime delle galline e a comportarsi come loro. Un giorno un naturalista che si trovò a passare di là chiese come mai un’aquila, la regina degli uccelli, si fosse ridotta nel pollaio a vivere con le galline. “Perché l’ho nutrita con il mangime delle galline, le ho insegnato a essere una gallina, e non ha imparato a volare” replicò il proprietario; “si comporta come una gallina e dunque non è più un’aquila”.


“Tuttavia”, insistette il naturalista, “possiede ancora il cuore di un’aquila e può certamente imparare a volare”.


Dopo averne parlato a lungo, i due si trovarono d’accordo nel voler scoprire se ciò era possibile. Il naturalista prese con delicatezza l’aquila fra le braccia e le disse: “Tu appartieni al cielo, non alla terra. Spiega le ali e vola”. Ma l’aquila si sentiva piuttosto confusa. Non sapeva bene chi era e, vedendo le galline che beccavano il mangime, saltò giù e si unì a loro. Per niente scoraggiato, il naturalista tornò il giorno dopo a riprendere l’aquila, la portò sul tetto della casa e la incitò di nuovo dicendo: “Tu sei un’aquila. Apri le ali e vola”. Ma l’aquila aveva paura di questo nuovo se stesso che non conosceva il mondo; ancora una volta saltò giù e andò a beccare il mangime. Il terzo giorno il naturalista si alzò di buon’ora, andò a prendere l’aquila e la portò in cima a una montagna. Lì sollevò in alto la regina degli uccelli e cercò di incoraggiarla dicendo: “Sei un’aquila, appartieni al cielo e alla terra, apri ora le tue ali e vola”.