Uno sguardo alla ricerca

1. Quali sono gli effetti a lungo termine sul bambino dell’uso di ossitocina sintetica al momento del parto?

La professoressa associata Aleeca Bell e la professoressa Sue Carter hanno studiato gli effetti a lungo termine sul bambino e i potenziali effetti transgenerazionali dell’uso di ossitocina sintetica alla nascita.


L’ossitocina sintetica è anche conosciuta come pitocina o “Pit” negli USA e Syntocinon nel Regno Unito e altrove. Talvolta viene chiamata semplicemente ossitocina dagli operatori sanitari, senza distinguere dunque la forma sintetica dell’ormone da quella prodotta in modo naturale nel corpo della donna durante il travaglio, il parto e il postnascita.


Quella che segue è una trascrizione dei momenti salienti delle interviste filmate realizzate da Toni Harman e Alex Wakeford a Bristol, in Inghilterra, nel luglio del 2013.

Aleeca Bell, professore associato, università dell'Illinois a Chicago

Sono particolarmente interessata al sistema dell’ossitocina in quanto si tratta dell’ormone critico per la nostra regolazione dello stress. Attutisce la reattività allo stress e favorisce un tono dell’umore positivo e salutare, regola inoltre i comportamenti sani di attaccamento. Perciò non solo fra madre e bambino, ma anche nelle nostre relazioni con chi amiamo, nella nostra cerchia di amici e persino in società. L’ossitocina svolge un ruolo cruciale nella regolazione dei comportamenti che sono davvero determinanti per la transizione verso la maternità. Nel periodo che circonda la nascita – il travaglio vero e proprio, l’immediato postpartum e l’esperienza dell’allattamento – l’ossitocina ha un enorme lavoro da compiere. Sappiamo, certo, come sia essenziale per le contrazioni e per l’emissione del latte.


L’ossitocina è un sistema vitale per il comportamento umano, messo a punto dai processi evolutivi. Siamo esseri sociali e l’ossitocina è un sistema che regola l’umore, l’attaccamento, lo stress – è davvero vitale. E nonostante questo, al momento della nascita manipoliamo questo meccanismo senza sapere quali possano essere le conseguenze.


Se quasi tutte le donne sono esposte a epidurale e pitocina, e di conseguenza anche i feti, è difficile studiare i meccanismi della fisiologia normale, perché sarebbero necessari gruppi di confronto. E non si possono fare studi randomizzati con gruppi di controllo su donne in travaglio. Per cui la sfida è davvero grande.


Negli studi sugli animali scopriamo che quando si manipola il sistema dell’ossitocina nel periodo che circonda la nascita possono esserci conseguenze drammatiche sui comportamenti di attaccamento durante la crescita del cuccciolo.


Non possiamo, però, studiare negli esseri umani lo stesso tipo di meccanismo, dobbiamo pertanto accontentarci di studi correlazionali. Servono studi sulla popolazione che siano di vasta portata, con i quali osservare le associazioni fra le esposizioni alla nascita e i risultati a lungo termine. È anche necessario investigare se i diversi tipi di esposizione durante la nascita possano trasformare i sistemi cruciali, come quello dell’ossitocina, da un punto di vista epigenetico. Sono tutte ricerche che devono essere effettuate.


Spererei davvero che ci fossero molti altri ricercatori di discipline diverse – scienze sociali, scienze neurali e scienza di base – che si interessassero a questo tema, perché stanno conducendo ricerche su modelli animali ma è necessario trasferirle agli esseri umani.


Questa è la prima volta nella storia dell’uomo in cui la maggioranza delle donne è esposta a droghe sintetiche durante il travaglio, e non abbiamo il minimo indizio di quali possano essere gli esiti sullo sviluppo dei bambini. Non abbiamo idea di quale tipo di impatto a lungo termine possano avere le droghe sintetiche sulla salute dei bambini quando crescono, e magari anche sui loro figli e nipoti. E se questo impatto implicasse processi epigenetici, con la possibilità di effetti intergenerazionali, rischieremmo di alterare il genoma umano.