capitolo I

Cos'è il microbioma umano?

Qual è la storia dell’evoluzione della vita?

Vi racconteremo una storia che inizia con la nascita. Tuttavia, per capire come la nascita si inserisca nella storia epica della vita, è necessario tornare indietro agli albori della vita sulla Terra.


Quattro miliardi e mezzo di anni fa nasceva il pianeta Terra. Per il successivo mezzo miliardo di anni, le meteoriti bombardarono senza sosta il nuovo pianeta; una volta terminato questo bombardamento, la superficie della Terra iniziò lentamente a raffreddarsi e a consolidarsi. Si formò una crosta con un terreno caldo e roccioso, le prime rocce solide del pianeta. Mentre la Terra continuava a raffreddarsi, si formarono nubi che producevano enormi quantità di pioggia e divennero i primi oceani del mondo. Iniziò la formazione dei continenti e, più o meno nello stesso lasso di tempo, ebbe origine la vita.


A dispetto delle condizioni altamente tossiche, microorganismi unicellulari fecero la loro comparsa circa tre miliardi e mezzo di anni fa. Questi microbi viventi, per esempio i batteri, non solo apparvero e sopravvissero, ma proliferarono. Da allora, i batteri hanno colonizzato con successo tutto il pianeta. Specie di batteri sono state trovate fin sulle cime delle montagne più alte, sul fondo degli oceani più profondi e persino nell’atmosfera.


Per prime potrebbero essere venute semplici cellule batteriche, poi, subito dopo (o magari anche prima), un altro organismo unicellulare apparve sulla scena, l’archèobatterio. Batteri e archèobatteri, che sono microrganismi procarioti, hanno un aspetto simile in quanto creature unicellulari circondate da una membrana e da una parete cellulare, ma privi di un vero e proprio nucleo. In realtà, è possibile che si siano evoluti da un comune antenato. Tuttavia, da un punto di vista genetico, sono piuttosto diversi. (Insieme agli archèi e ai batteri esiste una terza forma di vita, gli eucarioti. Di fatto, tutta la vita che vediamo oggi attorno a noi, incluse tutte le piante e gli animali, appartiene a questa categoria. Le cellule eucariote sono più complesse di quelle procariote, in quanto hanno un nucleo e sono in grado di produrre energia grazie ai mitocondri).


A questo punto della storia dell’evoluzione le cose iniziarono a farsi davvero interessanti – quantomeno, la vita cominciò ad assumere forme sempre più grandi, visibili ad occhio nudo. Attorno a 600 milioni di anni fa vi fu un’impennata di attività con lo sviluppo di semplici animali, poi dei pesci, dei proto-anfibi (organismi simili agli anfibi) e delle piante terrestri. Verso i 400 milioni di anni or sono, l’evoluzione correva davvero in fretta, con lo sviluppo degli insetti, dei semi e degli anfibi. I rettili si svilupparono attorno ai 300 milioni di anni fa, e i mammiferi arrivarono circa 100 milioni di anni dopo. Poi vennero gli uccelli e i fiori, con i primati la cui evoluzione risale solo a 60 milioni di anni fa. È appena negli ultimi 2,5 milioni di anni che si è evoluto il genere “Homo”. Gli sbarbatelli impudenti che sono gli esseri umani moderni sono in circolazione solo da 200.000 anni; detto in altri termini, gli esseri umani hanno occupato solo lo 0,004 per cento della nostra storia planetaria.