CAPITOLO V Piccole letture Qual è il ruolo che i genitori o gli insegnanti devono avere affinché l’infanzia sia pienamente realizzata? Non si sente mai parlare della necessità di migliorare l’immaginazione e la fantasia. 1 Cosa proporre? Ditino, leggi un libro? 2 li studi odierni vanno verso lo sdoganamento della letteratura per la primissima infanzia come strumento non solo utile ma necessario per uno sviluppo dell’intelligenza emotiva del bambino. G Perciò attualmente i siti web cominciano a rivolgere la loro attenzione all’argomento e arricchirsi di informazioni più o meno organiche, mentre la manualistica offre sempre più spunti a chi si voglia adoperare in questo senso. Nelle mie incursioni e collaborazioni con le realtà dei nidi e con le “famiglie narranti”, cioè quelle che provano a utilizzare la mediazione narrativa così come la descrivo nel mio volume , noto ancora una mancanza di consapevolezza sul contenuto narrativo specifico per i bambini da zero a tre anni. Mi fai una storia? 3 Note 1 Singer D.G. e Singer J.L., , ed. Erickson. Laboratorio del far finta Da Mazzoli E., Balducci M., , Bacchilega Junior, 2018. Mazzoli E., Mi fai una storia? op.cit. 2 Il sogno di Ditino 3 Caratteristiche i libri che troviamo sullo scaffale delle librerie sotto la catalogazione “libri per bambini da zero a tre anni” sono adatti per bambini da zero a tre anni. Non tutti i libri che troviamo sullo scaffale delle biblioteche sotto la catalogazione “libri per bambini da zero a tre anni” sono adatti per bambini da zero a tre anni. Quasi tutti E dal momento che i libri che mettiamo sui nostri scaffali in casa o al nido devono essere adatti ai nostri bambini da zero a tre anni, è fondamentale che siamo preparati sulle caratteristiche basilari di un libro per questa delicata fascia di età: tutti figure nitide e isomorfe 4 immagini fotografiche di personaggi, oggetti, volti e familiari sfondi compatti e neutri supporti resistenti situazioni rituali (pappa, nanna, cacca…) contenuto eticamente corretto poche parole non troppe pagine non troppi elementi raffigurati in ogni pagina logiche contenutistiche o linguistiche di accumulazione (elencazione, file, pile, parate, catene ) 5 rime predicati minimi ( ) ci sono le scale/ Piedino sale 6 sequenze semplici cucù finestrelle buchi e rilievi materiali tattili (a norma di legge e riportanti il bollino CE se acquistati, costituiti di materiali atossici e senza piccoli elementi asportabili o appuntiti se costruiti a mano.) richiami evocativi sonori (non mi riferisco ai libri con effetti sonori ma alla possibilità che il libro offre di ricollegarsi ai versi degli animali, ai mezzi di trasporto, ai nomi degli oggetti e delle persone, per dilatare il piacere di stare insieme con la lettura). Note Che riproducono i tratti principali dell’oggetto o dell’animale rappresentato. 4 Sia gli eventi sia le parole possono essere incatenati. Questo tiene desta l’attenzione (pensiamo ad esempio ad Alla fiera dell’est di Angelo Branduardi). Da Mazzoli E., Balducci M., , Bacchilega Junior, 2018. 5 6 Il viaggio di Piedino Rilettura e ripetizione Nel nido c’è e ci dev’essere sempre spazio e tempo per le riletture. Rileggere vuol dire ripetere, che nel caso dei lettori piccini significa rassicurare, anticipare, spiegare, coccolare, giocare, capire, immaginare, elaborare, esplorare, crescere. La ripetizione non è mai noiosa! Lettura con l’adulto Rita Valentino Merletti e Luigi Paladin ci spiegano che 7 Scoprire il libro vuol dire toglierlo dalla categoria “giocattoli”, differenziarlo da altri oggetti, […], dargli un nome. Tutto questo a patto che i facilitino questo processo, offrendo al bambino un libro “che sappia di libro” e che il libro sia accompagnato da una condivisione: non si può pensare a un genitore che offre il libro al figlio per poi ritirarsi e non pensarci più, ma a un genitore che vive col bambino il piacere della scoperta, e che poi permette che sia il libro a conquistare il bambino. mediatori Noi adulti siamo abituati ad “aver da fare”. La lettura insieme richiede un tempo lento e una dedizione totale. I genitori devono essere consapevoli del fatto che i cellulari non si danno in mano ai bambini piccoli, e che questo può avere effetti nocivi sulla loro salute. “Ma io devo preparare da mangiare e non posso stare lì con lei in quel momento, così le do il telefono, o le accendo la tivù, e lei sta tranquilla, si intrattiene e non piange…” Ho progettato il libro , dalle sembianze di fisarmonica (o leporello ), per offrire a mamma e papà e agli educatori un libro che, dopo essere stato letto insieme, possa essere indossato da adulti (i piccoli ne continueranno a leggere le immagini seguendo i movimenti nello spazio che gli adulti faranno successivamente alla lettura) o dai bambini (per poterci giocare ulteriormente… si può anche appoggiare a terra come fosse un percorso, o appenderlo al muro come un “arazzo di carta”). Cerca cerca 8 9 Note Valentino Merletti R., Paladin L., . op. cit. 7 Libro fammi grande Mazzoli E., Dattola C., , Franco Cosimo Panini, 2017. 8 Cerca cerca Il leporello è un libretto con una piegatura particolare: le pagine sono piegate a fisarmonica. 9 Lettura con l’adulto e gli altri bambini Il cerchio della lettura vede agire insieme almeno un adulto e più bambini. Può trattarsi di un papà con i suoi figli o di una educatrice con un gruppo di bimbi facenti parte della sua sezione. In quest’ultimo caso bisogna studiare bene: Il tipo di narrazione che si intende proporre; il tipo di libro; il tipo di raggruppamento di bambini. Anche in questo caso, come è stato detto in precedenza, sarebbe opportuna una sorta di mappatura che permetta agli operatori di fare esperimenti ed evitare le strade infruttuose. Lettura solitaria Gli adulti che si mettono in gioco come mediatori della narrazione hanno tantissimo da imparare dalla pratica di osservazione della lettura solitaria dei piccoli. Quale libro predilige Marco? In quale momento della giornata lo va a cercare? Dove lo porta? Come ha conosciuto questo libro per la prima volta? Come lo utilizza? Accompagna l’esplorazione delle pagine con l’emissione di qualche suono? Per quanto tempo lo sguardo di Marco rimane fisso su una certa immagine? Va a cercare qualcuno, e chi, per condividere il piacere della sua lettura? Questo tipo di osservazioni, messe nella simbolica cassetta degli attrezzi del narratore, fanno da ganci per situazioni emotive complicate o calde per Marco, o situazioni di lettura condivisa in cui si renda necessario attirare maggiormente l’attenzione di Marco per coinvolgerlo nella narrazione. Lettura con l’esperto La storiatrice quella che dice guardami, ascolta c’era una volta 10 La lettura nel nido (che sia esso il nido d’infanzia, la casa, la biblioteca, la sede di un’associazione, il parco…) svolta con l’esperto esterno, per quanto possa essere competente, porta con sé aspetti rischiosi e aspetti vantaggiosi: Rischi: Nel breve tempo di questo nuovo incontro con incursione di uno sconosciuto dall’esterno non si instaura facilmente la fiducia necessaria. L’esperto non conosce approfonditamente ogni bambino e quindi non riesce a mettere in atto narrazioni che vadano incontro in maniera profonda alle esigenze di ciascuno . 11 Vantaggi: Le competenze dell’esperto vengono trasmesse agli adulti che hanno la possibilità di fare un corso concentrato di formazione durante la lettura. Inoltre l’esperto rimane a disposizione anche per incontri con i genitori e gli operatori senza la presenza dei piccoli, condividendo teorie e pratiche della sua materia, rispondendo alle domande, riportando esperienze. Nel caso in cui gli esperti siano anche autori del libro letto, l’incontro diventa ancor più prezioso per lo scambio (bidirezionale) che l’occasione comporta: i degli operatori permettono all’autore di migliorare il proprio lavoro, mentre l’autore trasmette nozioni di tipo artistico e stilistico sulle modalità narrative e di rappresentazione iconografica. feedback L’educatore o l’educatrice, mentre l’esperto narra, può stare in osservazione dei bambini e li può accompagnare meglio. La novità stimola sempre la curiosità e porta una ventata di aria fresca sia in casa che al nido. Aprire le porte per dare aria e conoscere nuovi amici è una bella pratica! Note E. Mazzoli, S. Bertozzi, , cit. A questo proposito ritengo fondamentale che, per quanta fiducia si abbia nei confronti del lavoro dell’esperto, gli educatori e i familiari siano informati sui contenuti della narrazione (titoli dei libri, contenuti delle storie) che si vada ad intraprendere. 10 La storiatrice 11 Esempio di narrazione animata con sezione primavera TAPPA 1: LA STORIATRICE E IL DRAGO Personaggio mediatore: Dragosauro (pupazzo morbido) Metodo e materiali utilizzati: mediazione narrativa, lettura libri, sottofondo e mimo canzoni, utilizzo pupazzo e materiali ad uso quotidiano come guanti, calzettoni, guanti da forno, presine. Elisa la storiatrice è arrivata a scuola con le sue scarpe rosse e la sua scatola con dentro le cose. Insieme abbiamo steso per terra il tappeto delle storie. Al nido è arrivata una nuova amica, Elisa, la dada storiatrice! Elisa ha preso il suo libro rosso e ha soffiato una piuma, poi ci ha raccontato la storia di un bimbo che andava in giardino e incontrava gli animali ( ), anche il ragnetto e l’ape. Ecco dove Con il suo telefono-conchiglia Elisa ha chiamato il suo amico Dragosauro coccolone patatone e gli ha detto che poteva venire a trovarci. Intanto che lo aspettavamo abbiamo incontrato il pesce rosso, il gabbiano Ivano, la cagnolina Matildina e la stella marina (scopriremo la prossima volta come si chiama). Arriva il Dragosauro: è proprio dolce, è un nostro amico! Abbiamo messo al drago la corona da re, ma Elisa si sbagliava e gli metteva le orecchie da elefante! Poi gli abbiamo cantato la canzone del cucù ( ). Tentacolo cucù Il drago viene dal libro di Elisa ( ), lei ce lo ha letto e abbiamo scoperto che Dragosauro era diventato color giallo patata lessa perché i bambini non gli leggevano i libri. Ma con noi sta bene, è verde e vola in alto, perché gli leggiamo le storie e gli cantiamo le canzoni. Un animale in biblioteca Giochiamo un po’ insieme e usiamo le cose di Elisa, poi rimettiamo tutto a posto nella sua scatola cantando la canzone e alla fine lasciamo tutta la stanza in ordine così come l’abbiamo trovata… a Elisa è piaciuto molto il nostro castello, si è trovata bene con noi nel nostro nido, ci ha regalato dei libri e ci ha chiesto se può ritornare insieme al Dragosauro. Noi le abbiamo risposto di sì! Filastrocca delle cose al posto giusto Possibili tracce di lavoro per le insegnanti: Cantare la canzone del cucù per esercitarsi a parlare più piano, più forte e poi ancora più piano. Costruire un gabbiano con un calzettone. Sentire il rumore del mare dentro una conchiglia (gioco del silenzio 1). Soffiare una piuma e vedere dove va (gioco del silenzio 2). Rinforzare il legame con la storiatrice e il drago per passare alle famiglie la narrazione della giornata e per elaborare le emozioni di un nuovo incontro nel proprio spazio quotidiano con qualche lavoro artistico (disegno? pittura?), magari verbalizzato. TAPPA 2: LA STORIATRICE E IL MARE Metodo e materiali utilizzati: mediazione narrativa, lettura libri, sottofondo e mimo canzoni, utilizzo pupazzo e materiali ad uso quotidiano come guanti, calzettoni, guanti da forno, presine. Testi utilizzati: E. Mazzoli, S. Bonanni, , edizioni Bacchilega Junior Morbido mare/morbido giocare E. Mazzoli, , edizioni Fulmino [in particolare la canzone Filastrocca delle bolle] Favole piccole E. Mazzoli, R. Maltoni, F. Assirelli, edizioni Fulmino Acqua evviva! Elisa la storiatrice è arrivata a scuola con le sue scarpe rosse e la sua scatola con dentro le cose. Insieme abbiamo steso per terra il tappeto delle storie. Elisa ha preso il suo libro del mare e ha soffiato una piuma. Elisa ha chiamato la cagnolina Matildina che le ha portato il suo telefono cellulare del mare, che è una grande conchiglia. Con il suo telefono conchiglia Elisa ha chiamato il Dragosauro coccolone patatone e gli ha detto che poteva venire a trovarci. Intanto che lo aspettavamo abbiamo incontrato il gabbiano Ivano, che non aveva le ali per volare allora Elisa le ha trovate, e poi non aveva le zampe per atterrare e Elisa gliele ha messe. Abbiamo messo nel libro del mare la stella marina che ci ha detto che si chiama Mara Stellina. Arriva il Dragosauro: è proprio dolce, è un nostro amico! Abbiamo messo al drago la corona e anche il mantello da re del mare. Il drago vorrebbe sfogliare libri e cantare canzoni insieme a noi, così Elisa racconta il libro: , dove ci sono i pupazzi del mare che vengono a fare cucù. Morbido Mare Cantiamo e balliamo la canzone . Filastrocca delle bolle Giochiamo anche con un altro libro: , pieno di canzoni e di suoni. Acqua evviva Ci nascondiamo nelle conchiglie e poi diventiamo un granchietto, una chiocciola di mare e una conchiglia con le ciglia (traccia n.7, canzone Quattro conchiglie). Anche il pesce rosso torna a trovarci. Conosciamo la vongola Vera, che ha gli occhi nascosti e la lingua lunghissima! Giochiamo un po’ insieme e usiamo le cose di Elisa, poi rimettiamo tutto a posto nella sua scatola cantando la canzone e alla fine lasciamo tutta la stanza in ordine così come l’abbiamo trovata… Elisa e il Dragosauro chiedono se possono tornare a trovarci, e ci regalano i libri letti insieme. Noi rispondiamo di sì! Filastrocca delle cose al posto giusto Possibili tracce di lavoro per le insegnanti: Ascoltare le canzoni di e giocare alle scatoline-conchiglie. Acqua evviva! Costruire una vongola con un da tavola (oppure una presina) e un calzetto. running Mimare il grande e il piccolo con la canzone (barchina/barcona); Due barche Raccontare la storia del cavalluccio marino Mino (dal libro ) Favole Piccole Rinforzare il legame con i libri e con la storiatrice e i suoi amici Dragosauro e gabbiano Ivano raccontando i decolli e gli atterraggi del gabbiano, la storia del Drago, le buffe mosse di Elisa. TAPPA 3: LA STORIATRICE LEGGE I LIBRI DELLE PAPPE Personaggio mediatore: Dragosauro (pupazzo morbido) Metodo e materiali utilizzati: mediazione narrativa, lettura libri, sottofondo e mimo canzoni, utilizzo pupazzo e materiali ad uso quotidiano come guanti, calzettoni, guanti da forno, presine, vassoietti alimentari. Testi utilizzati: E. Mazzoli, , edizioni Coccole Books [in particolare la canzone ] Mi scappa una storia Lupo mangia frutta E. Mazzoli, , edizioni Fulmino [in particolare la canzone e la canzone ] Favole piccole Il frigo di Dindo Filastrocca delle cose al posto giusto Salemi L., , La coccinella, 2005 Mi piace la mia pappa! Silvia Borando, Il libro gatto Eric Carle, Il piccolo bruco Maisazio 12 Note Una esortazione agli educatori: quando restituite alle famiglie informazioni sulle narrazioni, indicate i nomi degli autori e degli illustratori dei libri! Anche così si contribuisce a formare una cultura dell’arte e del libro. 12 Elisa la storiatrice è arrivata a scuola con le sue scarpe rosse e la sua scatola con dentro le cose. Aveva un cappello da cuoca e un mestolo di legno e voleva raccontare a noi e al Dragosauro le storie delle cose buone da mangiare. Con Elisa abbiamo steso per terra il tappeto delle storie. Insieme a lei abbiamo chiamato la cagnolina Matildina che è arrivata subito a portarci il telefono cellulare/conchiglia del mare. Elisa ha telefonato al Drago per dirgli di venire subito ma lui ha risposto che era già lì con noi, infatti si trovava nella scatola magica di Elisa. Elisa è stata felice perché noi conoscevamo il bruco Maisazio: è uscito fuori dalla sua borsa e le si è appoggiato sulla spalla! Abbiamo raccontato la sua storia e c’erano tutte le cose che gli piacevano, anche quelle che gli avevano fatto venire il mal di pancia perché aveva un po’ esagerato. Abbiamo messo al drago la corona e anche il mantello da re. Gli abbiamo cantato la canzone del e del frigorifero del porcellino d’India che si chiama Dindo, e ha sempre fame. Lupo mangia frutta Elisa ha portato dei vassoietti con della frutta e della verdura brillanti: c’erano l’arancia, la banana, la fragola, la zucchina, il peperoncino, la patata, la carota, e anche un rametto di piantina di menta. Elisa ci ha raccontato il libro: , dove ci sono gli animali che prima stanno per mangiare qualcosa che non piace e poi invece trovano la loro pappa buona. È un libro pieno di sorprese e nell’ultima pagina ci sono tutti gli animali con le loro pappe preferite! Mi piace la mia pappa! Giochiamo anche con un altro libro: , pieno di cose da fare con un gattino buffo che beve il latte e mangia le crocchette, ma poi si addormenta, si sveglia, si bagna con la pioggia, si rotola per terra con le pulci nella pancia, cerca di prendere un uccellino, e vuole tante coccole. Il libro gatto Elisa ha scoperto che nella sua scatola magica c’era anche Peppe Peperone, lo spaventapasseri fatto con un rosso calzettone! Giochiamo un po’ insieme e usiamo le cose di Elisa, poi rimettiamo tutto a posto nella sua scatola cantando la canzone e alla fine lasciamo tutta la stanza in ordine così come l’abbiamo trovata… Filastrocca delle cose al posto giusto Elisa e il Dragosauro chiedono se possono tornare a trovarci, e ci regalano i libri letti insieme. Noi rispondiamo di sì! Possibili tracce di lavoro per le insegnanti: Ascoltare le canzoni e mimarle insieme ai bimbi; Costruire lo spaventapasseri Peppe Peperone con un calzetto e delle posate di legno; Laboratorio artistico/manuale di vassoietti con la pappa; Associare gli animali alle loro pappe preferite (gioco dei percorsi o gioco memory). TAPPA 4: LA STORIATRICE CANTA I CUCÙ Personaggio mediatore: Dragosauro (pupazzo morbido) Metodo e materiali utilizzati: mediazione narrativa, lettura libri, sottofondo e mimo canzoni, utilizzo pupazzo e materiali ad uso quotidiano come guanti, calzettoni, cappelli. Testi utilizzati: E. Mazzoli, D. Guicciardini, , edizioni Franco Panini, collana Zerotre Nonni cucù A. Graux, , Giochi educativi Io mi vesto J. Lodge., , Fabbri Proprio come mister Croc 13 G. Van Genechten, , Clavis Supercoccinella aiutaci tu! B. Lauzi, F.T. Altan, , Gallucci Virgola Elisa la storiatrice è arrivata a scuola con le sue scarpe rosse e la sua scatola con dentro le cose. Insieme abbiamo steso per terra il tappeto delle storie. Elisa ha preso il suo libro del mare e ha soffiato una piuma. Elisa ha chiamato la cagnolina Matildina che le ha portato il suo telefono cellulare del mare, che è una grande conchiglia. Con il suo telefono conchiglia Elisa ha chiamato il Dragosauro coccolone patatone e gli ha detto che poteva venire a trovarci. Intanto che lo aspettavamo abbiamo incontrato il gabbiano Ivano, che non aveva le ali per volare allora Elisa le ha trovate, e poi non aveva le zampe per atterrare e Elisa gliele ha messe. Abbiamo messo nel libro del mare la stella marina che ci ha detto che si chiama Mara Stellina. Arriva il Dragosauro: è proprio dolce, è un nostro amico! Abbiamo messo al drago la corona e anche il mantello da re del mare. Il drago vorrebbe sfogliare libri e cantare canzoni insieme a noi, così Elisa racconta il libro: , dove ci sono i pupazzi del mare che vengono a fare cucù. Cantiamo e balliamo la canzone . Morbido Mare Filastrocca delle bolle Giochiamo anche con un altro libro: , pieno di canzoni e di suoni. Acqua evviva! Ci nascondiamo nelle conchiglie e poi diventiamo un granchietto, una chiocciola di mare e una conchiglia con le ciglia (traccia n.7, canzone ). Quattro conchiglie Anche il pesce rosso torna a trovarci. Conosciamo la vongola Vera, che ha gli occhi nascosti e la lingua lunghissima! Giochiamo un po’ insieme e usiamo le cose di Elisa, poi rimettiamo tutto a posto nella sua scatola cantando la canzone Filastrocca delle cose al posto giusto e alla fine lasciamo tutta la stanza in ordine così come l’abbiamo trovata… Elisa e il Dragosauro chiedono se possono tornare a trovarci, e ci regalano i libri letti insieme. Noi rispondiamo di sì! Possibili tracce di lavoro per le insegnanti: Ascoltare le canzoni di e giocare alle scatoline-conchiglie; Acqua evviva Costruire una vongola con un da tavola (oppure una presina) e un calzetto; running Mimare il grande e il piccolo con la canzone (barchina/ barcona); Due barche Raccontare la storia del cavalluccio marino Mino (dal libro ) Favole Piccole Rinforzare il legame con i libri e con la storiatrice e i suoi amici Dragosauro e gabbiano Ivano raccontando i decolli e gli atterraggi del gabbiano, la storia del Drago, le buffe mosse di Elisa. Note È raro che io utilizzi i pop-up al nido, ma questo era irresistibile per il gioco motorio che mediava. 13