CAPITOLO IV

Educare i bambini

La regola d’oro per i genitori

Tratta gli altri come vorresti essere trattato tu.

La regola d’oro ha sempre dimostrato la sua eccelsa validità di precetto morale fin dai tempi più antichi. Filosofi greci, ebrei, Gesù, Confucio e altri maestri di etica hanno insegnato a tutti questa regola, che viene chiamata anche “regola d’oro” per esprimere quanto sia tenuta in considerazione come massima legge di vita. Quale insegnamento migliore possiamo applicare quotidianamente come genitori? Una possibile variante della regola d’oro applicata ai genitori sarebbe: “Tratta i tuoi figli come vorresti essere trattato tu al loro posto”.


È illuminante mettere alla prova i metodi disciplinari in voga alla luce di questa “regola d’oro per i genitori”, provando a mettere marito e moglie al posto di genitore e bambino. Per esempio:

  1. Punizioni corporali.
    La moglie versa accidentalmente il caffè sulla giacca nuova del marito. Lui la picchia.
    Starà più attenta la prossima volta? O potrebbe farlo arrestare per violenza coniugale?
  2. Castigo.
    Il marito litiga con un ospite. Sua moglie gli dice: “Non è bello litigare così col tuo amico! Non si fa così! Vai nella tua stanza e restaci per mezz’ora!”
    Il marito diventerà meno litigioso? L’imbarazzo della situazione lo correggerà? Si sentirà di chiedere scusa all’amico?
  3. Logiche conseguenze.
    La moglie esce con l’auto ma si dimentica di far benzina e rimane a secco. Chiama casa e chiede al marito se può prendere la sua auto, andare a riempire una tanica di benzina e portargliela. Lui rifiuta, spiegandole che deve imparare a “trarre le logiche conseguenze” ed essere più responsabile.
    La prossima volta che il serbatoio sarà agli sgoccioli la moglie ricorderà di fare benzina? O sarà troppo assorta a meditare sul divorzio per pensare a cose di minore importanza come la manutenzione dell’auto?
  4. Conto alla rovescia.
    Una moglie ricorda al marito, che sta leggendo il giornale, che è il suo turno di lavare i piatti. Lui mormora “Hm…” e continua a leggere. La moglie si incaponisce: “Devi andare a lavare i piatti adesso! Dieci… nove… otto… sette…”
    Il marito se la sentirà di collaborare con sua moglie? O penserà di aver sposato una pazza? E si sentirà amato anche solo un po’?

Tutti questi metodi disciplinari appaiono ridicoli, visti in questo modo. Ma si è stabilito, a un certo punto nella nostra società, che adulti e bambini reagiscono in base a diversi princìpi comportamentali. È stato un gravissimo errore. Ci siamo posti la domanda sbagliata: “quali regole funzionano con i bambini e quali con gli adulti?” La realtà è molto più semplice: tutti gli esseri umani si comportano come vengono trattati. L’unico “metodo” che abbia senso nelle relazioni umane, siano essi adulti o bambini, è l’amore incondizionato.


I genitori che vogliono aiutare i loro figli a crescere e diventare adulti affettuosi e responsabili non possono fare di meglio che ricordare la regola d’oro dei genitori: “Tratta i tuoi figli come vorresti essere trattato tu al loro posto”. Semplice, chiara ed efficace. Non dobbiamo perdere tempo a chiederci l’età di una persona per applicare questa regola: è su misura per tutti.