CAPITOLO IX

Giochi indipendenti e creativi all’aperto

Le mie figlie, di nove e sette anni, bisticciano per l’ennesima volta. “Smettila!” si lamenta una, “No, smettila tu!” le grida l’altra di rimando. Siedono sulle altalene e la più piccola, con aria di sfida, continua a canticchiare un motivo ripetendolo di continuo. L’altra, chiaramente agitata, si tappa le orecchie e si lamenta. Dopo aver battibeccato ancora un po’, alla fine la più grande viene da me e mi chiede: “Possiamo andare a trovare qualcuno?”


Sapendo che organizzare un incontro sarebbe fuori questione per limiti di tempo, le dico: “Perché voi due non andate in bici fino a casa dei Johnsons e non vedete se i bambini vogliono giocare?”. I Johnsons vivono a circa cinque minuti di bicicletta da casa nostra e le mie figlie devono scendere lungo una strada sterrata per arrivare da loro. “Sììì!”, esulta, “Possiamo?”. Sarebbe la prima volta in bici da sole fin lì, così mando un messaggio alla mia amica per informarla del loro arrivo e chiederle di rimandarle a casa se i suoi ragazzi non possono giocare. 


Anche per lei sarebbe la prima concessione ai figli di una simile autonomia. Lasciar godere i bambini del nostro semplice gesto di libertà, significherà per loro lo spalancarsi di un mondo tutto nuovo. L’offerta di autonomia sarà liberatoria e anche noi mamme vivremo con grande eccitazione quest’indipendenza appena scoperta. Da quel giorno, le mie figlie hanno iniziato ad andare in bicicletta a casa degli amici; sempre più spesso abbiamo avuto altri bambini che venivano in bici a casa nostra e poi ripartivano per andare alla cava di pietra, a costruire dighe sul torrente o a fare giochi complicati all’aperto. Si avventuravano anche oltre e i loro schemi di gioco diventando sempre più creativi. Per conto mio, non ho dovuto far altro che lasciar andare le mie paure sugli estranei e il timore che si facessero male; per il resto, non è stato più necessario che mi occupassi io di organizzare ogni uscita o appuntamento con gli amici.


Superare le nostre paure di genitori potrebbe non essere la parte più difficile quando si tratta di indipendenza. Forse la noia e la mancanza di motivazione potrebbero rappresentare degli ostacoli. Molti genitori mi raccontano che, pur permettendo ai figli di giocare fuori, questi non sanno cosa fare. Se non hanno avuto abbastanza occasioni di giocare all’aperto, spesso non hanno la sicurezza e le abilità necessarie per essere indipendenti e creativi, si annoiano presto e vogliono tornare dentro, nel loro ambiente sicuro.


Questo capitolo è pensato per aiutarvi a superare gli ostacoli (la noia dei figli e le vostre paure) e promuovere la creatività e l’indipendenza dei bambini all’aperto, indicandovi modi per riuscirci – che viviate in qualche sobborgo residenziale, in una città o in campagna. La chiave è quella di lasciar andare le paure, offrire tante opportunità per giocare all’aperto e fare un passetto alla volta verso la conquista di una maggiore indipendenza.