di Richard Louv

Prefazione

Negli ultimi anni è sorto un nuovo movimento a favore della natura, che include i concetti tradizionali di conservazione e sostenibilità, ma pone anche particolare attenzione al diritto di ogni bambino di beneficiare di quella salute fisica e mentale, nonché della capacità di imparare e creare, che sono dovute al contatto diretto con la natura. Il movimento si fonda su un corpus crescente di prove scientifiche, fra loro spesso correlate, perché la ricerca in questo campo è piuttosto nuova (e tardiva) ma punta tutta nella stessa direzione.


Il risultato è che famiglie si uniscono ad altre famiglie per portare i figli all’aperto. Campagne regionali sono sorte nelle città e negli Stati, in Nord America e oltreoceano, così che molte delle principali nazioni si stanno muovendo. In ambito scolastico, gli insegnanti stanno creando parchi all’interno delle scuole e valutando approcci fondati sulla natura. I professionisti della salute mentale introducono il contatto con la natura nelle loro pratiche terapeutiche. Un numero crescente di pediatri raccomanda ormai, alle famiglie dei propri assistiti, di trascorrere del tempo all’aria aperta.


In Giocate all’aria aperta! Angela Hanscom, ergoterapeuta pediatrica, difende con passione la causa del gioco all’aria aperta come elemento necessario per un’infanzia davvero equilibrata. Giustamente, non pretende che il gioco nella natura sia una panacea, né un sostituto di altre terapie, ma lo ritiene una componente essenziale di prevenzione e cura. Inoltre, per alcuni bambini, è in grado da solo di trasformare radicalmente la situazione. Come Angela illustra con eloquenza, troppi bambini oggi hanno perduto la piena ricchezza sensoriale che si offrirebbe loro fuori dalle quattro mura di una classe o di casa. Qualche ragionevole rischio e il gioco indipendente e di fantasia sono essenziali, non solo per la salute fisica, ma per lo sviluppo dell’autonomia mentale del bambino.


Per molte famiglie e insegnanti, portare i bambini all’aria aperta non è così semplice come potrebbe sembrare. Il timore degli estranei (giustificato in alcuni quartieri ma non molto in altri), la povertà urbanistica, l’inaccessibilità ai parchi e il predominio dell’elettronica rappresentano, insieme ad altri, ostacoli fin troppo reali. Tuttavia, questo libro offre molti consigli su come genitori e insegnanti possano superare simili barriere negli ambiti della salute, dell’istruzione e della costruzione di ambienti adatti al gioco. 


Giocate all’aria aperta! sarà di immensa utilità a genitori, insegnanti, pediatri, ergoterapisti, architetti, progettisti di aree gioco e molti altri.Angela Hanscom è una voce di spicco in difesa degli equilibri da riconquistare.


Richard Louv, autore di L’ultimo bambino nei boschiThe Nature Principle Vitamin N