CAPITOLO IV

Essere bambini oggi

L’alimentazione è solo uno degli stimoli cruciali in grado di indurre trasformazioni epigenetiche lesive dello stato fisiologico di salute nelle società contemporanee.


La civiltà occidentale moderna ha ricoperto la superficie terrestre di oggetti artificiali, e ha bombardato la biosfera di erbicidi, antibiotici, anticrittogamici, antiparassitari, qualsiasi cosa fosse “anti” rispetto a ciò che vive in modo spontaneo sul nostro pianeta.


Secondo l’Hygiene Hypothesis, o Ipotesi Igienica, termine coniato per la prima volta nel 1989 dall’epidemiologo inglese David Strachan, la trasformazione del biosistema dell’uomo moderno, passato dal contatto con la terra al contatto con il cemento, ha causato l’alterazione degli ecosistemi microbici esterni e interni al nostro corpo; proprio come noi, anche i microbi possono vivere solo in ambienti le cui caratteristiche fisiche ne permettano la sopravvivenza ed è evidente che il batterio fatto per vivere nei prati o sulla terra non può vivere sul cemento. Ora, malgrado i messaggi pubblicitari trasmessi dall’industria dei detersivi, noi non possiamo vivere senza i microrganismi. Sono essenziali al nostro funzionamento, soprattutto quelli che vivono dentro di noi, tanto che l’interazione con essi definisce e scolpisce il nostro sistema immunitario e i nostri meccanismi di tolleranza. L’Ipotesi Igienica sostiene che l’alterazione del funzionamento del sistema immunitario, con tutte le malattie che ne seguono, fra cui le allergie dei bambini, è conseguenza della rottura degli equilibri che da sempre esistono fra noi e i nostri microbi. La minore esposizione, specialmente nella prima infanzia, ad agenti infettivi, batterici e virali, dovuta a un cambiamento degli stili di vita e a una eccessiva attenzione alle norme igieniche, ostacolerebbe la corretta maturazione del sistema immunitario.


Secondo un’altra ipotesi, quella flogistica, tutte le malattie croniche degenerative che affliggono la società occidentale hanno come comune denominatore una componente di infiammazione cronica, che giocherebbe un ruolo essenziale nella loro genesi. L’elemento scatenante sarebbero alcune molecole chimiche e/o segnali elettromagnatici (presenti nella nostra vita di tutti i giorni) che, attivando in modo improprio alcuni nostri meccanismi immunitari, innescano reazioni abnormi o in apparenza ingiustificate.


Soprattutto le proteine, la cui struttura tridimensionale è molto complessa, quando vengono manipolate e alterate dall’industria alimentare e farmaceutica, hanno stupefacenti effetti energetici e biochimici: molte di loro “somigliano” a molecole-segnale del nostro corpo, e a causa di questa somiglianza inducono trasmissione di segnali aberranti, inutili o persino dannosi. Vengono così manipolati ogni giorno i recettori delle nostre membrane cellulari, attivando o inattivando in modo improprio circuiti ormonali dello stress, della morte cellulare programmata, di riparazione del danno cellulare.


Una delle ragioni che incidono in modo significativo sulla progressione delle malattie allergiche, il cui aumento è vertiginoso in tutto il mondo occidentale, sembra essere, però, anche lo stravolgimento del rapporto fisiologico fra madre e bambino. Vi accenneremo con la consapevolezza della vastità e profondità di un simile argomento, per il quale non sarebbe sufficiente un intero libro, figurarsi poche righe!