CAPITOLO V

I vantaggi del parto in casa

Sono convinta che partorire nell’intimità della propria casa sia il modo migliore per accogliere la propria creatura. Un dono che i genitori fanno al proprio figlio fin da subito, dalla nascita. E che gli cambierà la vita.
Federica

Le donne che scelgono di partorire in casa non sono folli, irresponsabili, né patetiche nostalgiche dei tempi andati. Nessuna di loro vuole mettere a rischio la propria vita e tanto meno quella del proprio bimbo per superbia o per seguire una moda o un’ideologia. Il parto in casa avviene in base a un’attenta valutazione da parte dell’ostetrica che segue la gravidanza e che sarà presente al parto, ed è frutto della scelta consapevole e informata della donna e della coppia. Nella maggior parte dei casi chi affronta un parto naturale è già in piedi qualche ora dopo, il recupero è più rapido ed è più facile accudire il neonato ed eventuali altri figli.


Molte donne optano per un cesareo programmato perché, spaventate dalla sofferenza, pensano di poterla evitare con il bisturi. Ma non sempre è così: il dolore legato a quella che è un’operazione chirurgica vera e propria può durare per alcune settimane dopo il parto. Certo, è tutto molto soggettivo, dipende da donna a donna. Nei forum online si incontrano molte donne cesareizzate che esortano le future mamme con frasi come “Certo, il dolore dopo si sente, ma credimi, quando ti porteranno il tuo cucciolo tra le braccia, non ti ricorderai né del cesareo, né del dolore”; oppure “per la salute dei nostri cuccioli si sopporta ogni cosa e soprattutto si dimentica tutto appena si possono stringere”. Altre sono meno entusiaste e confessano che il cesareo “non è una passeggiata”: citano ‘simpatici’ clisteri e rasature del pube, insensibilità alle gambe per alcune ore dopo il parto a causa dell’epidurale, decorsi post operatori lunghi e dolorosi, fitte ai punti, febbre, flebo e impossibilità di bere e mangiare per parecchie ore, forti bruciori urinari dovuti al catetere. C’è anche chi parla di una “sensazione di un sasso cucito nella pancia, che dura un po’ di tempo”, della difficoltà a sedersi e a camminare (“sono uscita dopo quattro giorni con la sedia a rotelle”), cicatrici che possono dolere anche mesi dopo il parto, formicolii sul ‘taglietto’ che durano anni, forti dolori alla schiena per diversi mesi, tubicini molto fastidiosi che escono dalla pancia per drenare la ferita