Introduzione

Ciascun bambino ha ereditato la sua combinazione unica di tratti temperamentali innati. Uno di questi comuni tratti ereditari è l’ipersensibilità, presente nel 15-20% dei bambini, nella medesima proporzione in maschi e femmine.
E. Aron

In un giorno di dicembre del 2013 ero in libreria a cercare un regalo di Natale per una cara persona di famiglia quando, scorrendo i titoli sugli scaffali, me ne colpisce uno in particolare: Le persone sensibili hanno una marcia in più, di Rolf Sellin. Aveva una copertina con una bellissima farfalla, e colori tenui sul blu. Rimasi perplessa. Mi stupiva che esistesse un libro sulla sensibilità, e che venisse proposta in chiave così “positiva”. Subito mi tornarono alla mente in un lampo tutte le volte che mi ero sentita o sentita dire di essere troppo sensibile, troppo emotiva, troppo pesante, troppo riflessiva, troppo agitata o troppo ritirata. Mi tornò in mente come avevo sempre percepito i rumori più forti, le luci più abbaglianti, le emozioni più intense… e come sempre tutto questo mi aveva fatto sentire diversa e incompresa. Allora guardai meglio e notai il sottotitolo “Trasformare l’ipersensibilità da svantaggio a vantaggio”. Fu come una porta che mi si spalancò davanti, fu un momento inspiegabilmente commovente per me. Ciò che avevo creduto essere qualcosa di problematicamente indefinito, era in realtà una caratteristica specifica, e si chiamava Ipersensibilità.

Il primo capitolo si intitolava “Il libro che ha cambiato la mia vita”, e vi lessi subito che Sellin scoprì questo tratto per caso, nella stessa mia maniera, in una libreria. Egli descrive così questo incontro: “Mi ritrovai tra le mani un libro: The Highly Sensitive Person, a prima vista pensai che potesse essere interessante. Poi lessi il sottotitolo: Come uscire vincitori quando il mondo vi schiaccia. Sentii accelerare il battito cardiaco: era una situazione che conoscevo da quando ero bambino.”


E così fu per me: dalla lettura di questo libro la mia percezione del mondo, della mia storia, della mia infanzia, di me stessa e degli altri, cambiò. Sono semplicemente sempre stata una Persona Altamente Sensibile.


Le persone altamente sensibili, o ipersensibili, sono quelle che percepiscono in modo più profondo i dettagli più sottili dell’ambiente, sono più facilmente sovraccarichi dagli stimoli intensi, come rumori forti o posti affollati, come sbalzi di temperatura o lunghi viaggi. Hanno spesso forti reazioni emotive e momenti di down. Sono introspettivi e abili osservatori. Nel 70% dei casi sono introversi, e nel restante 30% estroversi. Io mi sono riconosciuta parte di questo secondo gruppo, la dottoressa Aron del primo.


Ciò che mi era sempre parso come un incomprensibile grigio, e inspiegabile agli altri, prese colore. Il sollievo che provai fu tale da spingermi a volermene occupare in modo più approfondito, nella speranza che tale conforto potesse aiutare altri che, come me, vagavano da sempre in cerca di risposte. Decisi così di contattare l’autore e la ricercatrice che egli citava, Elaine Aron, che per prima scoprì questo tratto e che se ne occupa dagli anni ’90. Grazie alla loro accoglienza e disponibilità ho iniziato un meraviglioso, difficile e faticoso percorso con l’obiettivo di diffondere più possibile anche in Italia la conoscenza e la cultura di questa specificità.


Se anche voi avete in mano questo libro forse qualcosa vi ha colpito e magari sperate di trovare qualcosa che parli di voi o del vostro bambino. E questa è la mia speranza, e il mio augurio.