Glossario

  • Alimento complementare: è il cibo solido o semisolido che dopo il sesto mese integra l’allattamento al seno (è spesso utilizzato impropriamente il termine “svezzamento”).

  • Allattamento al seno esclusivo: si realizza quando il bambino, nei primi sei mesi, si alimenta solo con latte materno, senza integrazione di latte artificiale o di altri cibi. Ricordiamoci che l’allattamento è sempre “al seno” (o con latte materno spremuto); quando occorre utilizzare il latte dell’industria è più corretto parlare di “alimentazione con latte di formula”.

  • Areola: è la zona scura di cute attorno al capezzolo, che in parte viene spremuta dal bambino durante la suzione.

  • Capezzolo: serve al bambino per “agganciarsi” al seno materno, quando è piatto o introflesso può creare difficoltà e necessitare aiuto.

  • Codice Internazionale sui sostituti del latte materno: riguarda le norme di protezione dell’allattamento al seno dalla possibile interferenza negativa causata dalla commercializzazione e dalla promozione del latte artificiale e di altri alimenti per la prima infanzia; è stato redatto dall’OMS nel 1981.

  • Colostro: è il latte giallo prodotto nei primi giorni dopo il parto, ricco di anticorpi, povero di grassi, facilmente digeribile.

  • Dieci passi per allattare con successo: è il decalogo messo a punto dall’OMS e dall’UNICEF nel 1989 per promuovere negli ospedali le pratiche che favoriscono l’allattamento al seno; la certificazione prevede accurate verifiche periodiche.

  • Disorientamento della suzione: si realizza quando nelle prime settimane l’uso di succhiotti o tettarelle ostacola nel bambino una efficace e adeguata suzione del seno.

  • Frenulo corto: è la membrana che “lega” la lingua al vestibolo del labbro inferiore; quando è molto corto può impedire alla lingua una regolare protrusione, favorendo la comparsa di ragadi al capezzolo.

  • Galattogogo: è il termine utilizzato per definire le sostanze in grado di favorire la produzione di latte; normalmente di tratta di prodotti fitoterapici.

  • Ingorgo: è la situazione nella quale si produce più latte del necessario; il seno diventa duro e dolente, la produzione di latte arriva a bloccarsi e la suzione del bambino risulta difficoltosa o impedita.

  • Latte maturo: è il latte prodotto dal seno dopo un paio di settimane dal parto come seguito del colostro e del latte di transizione; contiene le sostanze essenziali e nella giusta proporzione per la crescita del bambino.

  • Mastite: è un’infiammazione del seno, che appare rosso e molto dolente; la mamma di solito presenta febbre e malessere, generalmente occorre procedere con terapia antibiotica e antinfiammatoria.

  • Meconio: sono le prime feci (scure, vischiose e inodori) prodotte dal neonato nei primi giorni; rappresentano la sostanza contenuta nell’intestino durante il periodo prenatale e non sono in relazione con l’alimentazione.

  • Morte in culla: in inglese SIDS (Sudden Infant Death Syndrome), è il decesso inatteso e improvviso di un lattante durante il sonno; le cause precise non sono note e la diagnosi viene fatta “per esclusione”; dormire in posizione supina rappresenta il principale fattore di protezione e di limitazione del rischio; l’incidenza è molto bassa: 1 caso su 3000.

  • Mughetto: è un’infezione da fungo che coinvolge la bocca del bambino (lingua, palato, vestibolo, parte interna delle labbra), spesso associata ad analoga infezione del capezzolo materno.

  • Ossitocina: è l’ormone che regola la fuoriuscita del latte dal seno; agisce anche nel processo del travaglio e del parto, regola i legami sociali e affettivi tra gli individui di entrambi i sessi.

  • Prolattina: è l’ormone che attiva la produzione del latte, ma è anche presente nel sangue di chi non allatta e regola le mansioni di cura.

  • Riflesso di eiezione: è l’effetto dell’ossitocina che permette al latte di fuoriuscire, anche spontaneamente, dal seno.

  • Rooming-in: significa procedere dopo il parto con un’assistenza che mantiene il neonato costantemente in camera con la mamma, salvo problemi di salute di uno dei due.

  • Suzione del seno: è la complessa attività messa in atto dal bambino per estrarre il latte dal seno, che prevede l’utilizzo di numerosi muscoli della bocca, della mandibola e del collo; si tratta di un processo innato e istintivo.

  • Tettarella: è la parte morbida del biberon o del succhiotto, può essere di silicone o di caucciù.