Fasi del pianto liberatorio del neonato
Cosa succede nelle consulenze in situazioni di crisi, se i genitori smettono di distrarre il neonato con varie strategie e impedirgli di esprimere il suo disagio? Come piange, se viene tenuto amorevolmente in braccio da genitori che non perdono la connessione con il proprio corpo? Ora parleremo delle condizioni emozionali ed energetiche alle quali il pianto del neonato può avere un effetto liberatorio e dare sollievo. Nelle sessioni in situazioni di crisi arriva sempre il momento in cui, ai primi segni di agitazione e pianto, i genitori desiderano stare accanto al bambino in modo diverso, accogliendo le sue emozioni. Per accompagnare questo intenso processo, nelle precedenti sessioni devono già essere stati ben introdotti all’autolegame e averlo sperimentato concretamente.
È importante che sappiano cosa significhi riconnettersi con il proprio corpo, sia per se stessi sia per il bambino. In molti casi avverto i genitori delle reazioni emozionali e corporee che possono presentarsi in loro e nel neonato. Inoltre ci accordiamo su un preciso segnale di stop, con cui possono in ogni momento interrompere e concludere il processo. Non sempre una preparazione preliminare dei genitori è possibile. Spesso durante la consulenza il neonato si mette a piangere all’improvviso, cogliendo tutti alla sprovvista, e allora bisogna immediatamente dar loro istruzioni su come accompagnare il pianto. Come già descritto precedentemente, nel PSE incoraggiamo i genitori a rinunciare ai modi che hanno usato fino a quel momento per calmare il bambino quando è agitato104.