Il lavoro di psicoterapia corporea con il neonato ha un ruolo importante nel Pronto Soccorso Emozionale e, nonostante non ci sia spazio in questo libro per approfondire l’argomento, merita di essere presentato a grandi linee. Nel PSE il lavoro con i genitori e quello con i bambini sono indissolubilmente legati ed è per questo che parliamo di terapia e di consulenza per genitori e neonato. Concretamente, significa che i genitori sono presenti durante il lavoro con il neonato, e anche che durante il processo terapeutico l’attenzione del consulente oscilla continuamente dai genitori al neonato e viceversa. Anche quando la terapia è specificatamente rivolta al neonato, badiamo che i genitori restino ricettivi e disponibili al contatto. Non appena notiamo i primi segnali di stress e paura, il processo del neonato viene interrotto fino a quando non viene ripristinata la disponibilità al legame dei genitori. Prima di iniziare, ci accertiamo che la capacità percettiva dei genitori sia sufficiente e siano in grado di offrire sostegno. È un punto fondamentale, dato che nel corso del lavoro terapeutico con il neonato possono presentarsi forti reazioni emozionali e, se le risorse di legame nei genitori sono scarse, queste possono portare a una destabilizzazione psichica dell’intero sistema familiare. Nel PSE si lavora con il neonato con diversi obiettivi:
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per ripristinare la capacità di risonanza e percezione dei genitori grazie anche all’osservazione del comportamento del neonato
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per sostenere la capacità di regolazione vegetativa ed energetica del neonato accompagnandolo con la terapia psicocorporea
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per sciogliere la sindrome da stress post traumatico nel neonato accompagnandolo nei processi regressivi.