Da quando sono diventata madre, diciotto anni fa, la donne hanno iniziato a rivolgersi a me. Molte per la difficoltà nell’accudire il bambino, fin da piccolissimo. All’inizio mi basavo prevalentemente sulla mia esperienza personale, poi ho iniziato a interrogarmi e approfondire. Tuttavia non ero abbastanza efficace: mi limitavano un po’ il fatto che alcuni atteggiamenti in me erano spontanei e poi la convinzione che un accudimento ad alto contatto fosse sufficiente. Negli anni ho sviluppato un approccio molto più fruttuoso che corrisponde parecchio a quanto descritto da Thomas Harms in queste pagine: provvedere a un ambiente rilassato e intriso di fiducia, puntare sulle risorse iniziando con il rafforzarle nel corpo, non offrire soluzioni pronte, fungere da co-regolatore, usare un contatto delicato, accogliere l’espressione delle emozioni, rassicurare. Prima di iniziare a tradurre, non sapevo che in un certo senso praticavo già il Pronto Soccorso Emozionale. Traducendo, ho trovato tante conferme ed è cresciuta la mia voglia a sperimentarmi ulteriormente in questa direzione. Come spesso accade, ciò che sembra “troppo semplice” può risvegliare perplessità e scetticismi, anche se funziona. Inoltre ciò che a prima vista sembra semplice, non è detto risulti facile. È un’arte quella di accompagnare i processi altrui, in questo caso il processo di legame, con umiltà, discrezione e umanità. Credo che questo libro sia prezioso per gli operatori del settore, per i genitori e chi sta loro vicino: offre una prospettiva che dà sollievo e strumenti efficaci, alcuni dei quali possono essere integrati subito nella vita di tutti i giorni, da chiunque sia sufficientemente motivato, per esempio una madre che si sente disperata e impotente. Come se non bastasse, mi pare che tutto quello che l’autore presenta ben si applichi a ogni relazione umana, a qualsiasi età, e che quindi possa essere un grande arricchimento in ogni circostanza della vita. Poter liberamente esprimere ciò che sentiamo, essere accolti anche quando ciò che sentiamo è scomodo e doloroso, non sono aspetti marginali ma una rivoluzione, grazie alla quale la forza della vita e dell’amore possono fluire meglio e l’intera società può trasformarsi. Poter avviare la prima, fondamentale, relazione di legame con la madre, al momento stesso in cui nasciamo, a certe specifiche condizioni: ecco un diritto umano fondamentale. Se ciò non può avvenire, quantomeno beneficiare del processo di rebonding, ovvero rilegare… religio. Ringrazio dal profondo del cuore Thomas Harms per la sua commovente dedizione, l’amica Jaan Koch per avermi segnalata come possibile traduttrice e Il leone verde per aver avuto fiducia in me.
Clara Scropetta