Di seguito, ho raccolto le testimonianze di alcune mamme imprenditrici, nella speranza che le loro esperienze possano esservi utili.
Jolanda Restano
(www.fattoremamma.com, www.filastrocche.it, www.jopweb.com)
Di che cosa ti occupi?
Sono libera professionista e lavoro per le due società di cui sono socia: FattoreMamma e Jop. FattoreMamma è un’agenzia di comunicazione, Jop essenzialmente un’agenzia web. E poi, naturalmente mi occupo della mia famiglia!
Come è nata l’idea di metterti in proprio?
È stata una decisione un po’ forzata. Ero dipendente di una ditta che, quando ho chiesto il part-time me l’ha negato. Così ho mollato il lavoro e ho aperto il mio primo sito web (filastrocche.it). Era il 2000. Da lì pian piano e con molta determinazione mi son “costruita” un’occupazione alternativa.
Come hanno reagito gli altri di fronte a questa decisione?
Mi hanno detto più o meno tutti che non era bene lasciare il lavoro da dipendente. Ma io ho la testa un po’ dura e poi a casa avevo un piccolo angioletto biondo che non avevo cuore di lasciare per tutta la giornata!
Quale è stata la difficoltà più grande che hai dovuto affrontare?
Beh, convincere gli altri che facevo sul serio. Per anni (e sottolineo ANNI) sono stata la mamma che voleva lavorare da casa e farmi prendere sul serio non è stato uno scherzo!
Quali sono gli errori che hai commesso? Era possibile evitarli?
Forse non ho colto tutte le opportunità, per orgoglio o per superficialità. Ci sono idee che non son riuscita a mettere in pratica e che invece sarebbe stato bene sviluppare… Ma non so se avrei potuto evitare… Avrei dovuto essere una persona diversa, ma nella vita si è quel che si è, si impara dalle esperienze…
Ti capita di sentirti isolata? Cosa fai per non restare “fuori dal mondo”?
Qualche tempo fa mi capitava. Quando davvero lavoravo io sola in casa. Stavo sola tutto il giorno, dopo un po’ era davvero alienante! Ora meno perché comunque adesso ho un ufficio vero e proprio, dove lavorano le mie colleghe… Insomma isolarmi è più difficile, per fortuna. Quando lavoravo sola in casa, più o meno tutti i giorni andavo a mangiare in un bar, per vedere qualcuno almeno in pausa pranzo!
Come riesci a conciliare lavoro e famiglia?
È dura. Ma si può fare. Io porto i bambini a scuola e poi lavoro fino alle 16. Li vado a riprendere e mi dedico a loro nel pomeriggio. Quando vanno a letto, io riprendo a lavorare. Ma alle volte è pesante!
Come promuovi la tua attività?
Essenzialmente su web. Ora tantissimo con i Social Network, una volta con lo scambio di link tra i siti di argomento simile a quelli del mio. Ultimamente ho anche molti contatti fuori dalla rete e la cosa mi rende molto felice!
Riesci a ritagliarti del tempo per te stessa?
Quasi mai. Credo sia la parte meno divertente del tutto in effetti. Il prezzo da pagare insomma. Non si può avere tutto.
Raccontaci una tua giornata tipo
Sveglia ore 7.15: sveglio i bimbi, fanno colazione. 8,30 a scuola. Caffè al baretto con le mamme di scuola. In ufficio alle 9.00. Pausa pranzo dalle 13,30 alle 14,00. Lavoro sino alle 16,25. Recupero bambini a scuola e poi li accompagno a catechismo, calcio, danza… quello che c’è da fare a seconda del giorno della settimana. Ore 19.00 i bambini cenano. Ore 20,30 ceniamo io e Paolo. Ora 21.30 i bambini vanno a letto e io mi rimetto davanti al computer fin verso le 24. Nanna. La spesa si fa il sabato mattina.
Essere madre è un ostacolo o un punto di forza?
Nel mio caso certamente un punto di forza. Se non fossi diventata mamma non avrei certo aperto Filastrocche.it con tutto quello che ne è scaturito dopo.
I tuoi obiettivi sono gli stessi di quando hai iniziato o sono cambiati nel corso del tempo?
Sono cambiati nel corso del tempo. Quando ho aperto il primo sito, non mi aspettavo di riuscire a farne davvero un lavoro. L’idea si è poi sviluppata piano piano…
Come hai finanziato la tua attività?
Beh, all’inizio non avevo costi. Poi pian piano finanziavo quello che potevo con i proventi dei primi clienti, crescendo piano piano. È stato un lavoro lungo… quasi 10 anni.
Lo rifaresti?
Sì, certamente sì. La mia fortuna è che quello che faccio mi piace molto. Altrimenti non so se riuscirei a starci dietro come faccio.
Quali consigli vorresti dare a chi volesse intraprendere un’avventura simile alla tua?
Non scoraggiarsi. I risultati non arrivano subito. Anche se ti sembra che le cose siano facili, è sempre dura. Ma se ci credi davvero si può fare. Tenere conto che senza determinazione, passione e dedizione non si arriva a nulla. Avere fiducia in quello che si fa e farlo al meglio.