CAPITOLO IX

I nostri punti di forza

Vivere non deve essere solo fatica e affanno;può, anzi dovrebbe anche essere danzare fra le rose1.

Noi ci siamo

Molti genitori sono in ansia e si chiedono cosa debbano fare per educare i loro figli e sostenerli nelle difficoltà e nelle sfide della vita. Si temono, soprattutto, errori per omissione. Ma i bambini hanno bisogno fondamentalmente solo di una cosa: la presenza attiva e partecipata dei genitori alla loro vita. Si tratta, alla fine, della distinzione fra due modi di concepire l’esistenza, l’essere e l’avere di cui parla lo psicologo Eric Fromm2: l’avere è l’attitudine di chi sceglie la via del controllo e del potere, mentre essere significa connessione, integrità e presenza consapevole.


Se proviamo a scomporre questa presenza attiva di cui i nostri figli hanno bisogno, troveremo elementi già noti, e potremo dire che i nostri figli hanno bisogno che noi li vediamo per quello che sono senza giudicarli, amandoli incondizionatamente; mostriamo interesse e apprezzamento per la loro unicità; ci rapportiamo a loro con onestà, condividendo i nostri pensieri, emozioni e progetti.


Alla disciplina, che implica l’idea di un intervento modellante dell’adulto, preferiamo l’educazione, che significa “portare fuori”: prendere i nostri figli per mano e accompagnarli nel mondo più vasto e, anche, rimuovere gli ostacoli per la libera espressione del loro sé più autentico.


Quindi quando parliamo di educazione esprimiamo un concetto piuttosto diverso dal modo in cui questa parola spesso viene usata nel linguaggio comune, quando si dice che un ragazzo è ben educato o maleducato.

Che significa educare? Non implica l’applicazione di mezzi di disciplina ma più questo esserci, la presenza e l’esempio come strumento formativo.


Questo modo gentile di guidare i propri figli può sembrare una scelta “debole”, rispetto all’intervento normativo e autoritario dell’adulto che vieta e ordina ai bambini i comportamenti che desidera da loro; è invece un punto di forza, perché non c’è nulla a cui il bambino aspiri di più: essere con i genitori, assomigliare a loro, assorbire da loro ogni cosa.


È uno slancio naturale, e noi genitori non dobbiamo fare altro che favorirlo, evitare di ostacolarlo e mortificarlo, ricordandoci di guardare il mondo con gli occhi dei nostri figli, in modo che quando ci rapportiamo a loro, possiamo raggiungere il loro cuore.