Questo libro è un regalo per quei milioni di giovani che non hanno ancora figli. È anche e soprattutto un dono per
tutti i bambini che nasceranno, i cui genitori avranno avuto la fortuna di leggerlo. Senza alcun dubbio verrà apprezzato per le sue informazioni
preziose e così rare, indispensabili e non colpevolizzanti; rigorose, ma esposte senza presunzione.
Ciò che non appare visibile al primo approccio è che questa guida ci permette di aprire gli occhi, di uscire dalla nostra cecità e di guardare in faccia
questa evidenza, che il divieto di giudicare il comportamento dei nostri genitori ci ha nascosto: non bisogna mai picchiare i bambini. Lo sapevamo nel
nostro cuore, ma già molto presto, piccoli e percossi, abbiamo dovuto imparare il contrario: che le botte erano benefiche, che erano “per il nostro
bene”, che non ne soffrivamo, che era giusto e normale aggredire un essere più debole e pretendere che fosse un gesto salutare.
Olivier Maurel rifiuta tutte queste menzogne, tutte queste abitudini che consistono nel cercare delle scuse, nel manipolare la verità o nel nasconderla.
La mostra semplicemente, via via ad ogni nuova domanda alla quale risponde, con chiarezza, senza colpevolizzare il lettore, ma senza concessioni né
ambiguità. Ecco perché si tratta di un libro innovativo, lucido e importante.
Man mano che proseguiamo nella lettura, usciamo poco a poco da tutto ciò che ci è stato inculcato nel corso della nostra vita. Alla fine constatiamo che
questa lettura ci ha condotti proprio dove avremmo sempre voluto andare senza mai giungervi, perché ci era impossibile. E ci sentiamo sollevati poiché
tutto va a posto. Finalmente siamo autorizzati a prendere sul serio ciò che sentivamo tanto bene fin dai primi giorni di vita: che non è giusto, anzi è
addirittura nefasto, picchiare una piccola creatura.
Ringrazio Olivier Maurel per aver raccolto e condiviso con noi tutte queste informazioni con tanta competenza e semplicità.
Questo libro va diffuso in fretta e quanto più ampiamente possibile. Sarebbe un peccato che i genitori dovessero dire: “Ah, se solo avessi potuto
leggere questo libro prima di avere i miei figli.”
Alice Miller