prima parte - Storia di un “non allattamento”
Commentato con il senno di poi - I
Corso preparto,
le virtù del latte materno
Comunque non è un problema, perché tra poco arriverà il pediatra e ci parlerà di questo argomento. Oh, eccolo. È il dottore del Consultorio e ho
sentito dire che è molto in gamba, bene.
La lezione ha inizio, tutte noi future mamme con pancione siamo sedute in cerchio, c’è anche Antonella, l’ostetrica che conduce il corso e nella seconda parte dell’incontro ci farà fare i soliti esercizi di respirazione e risponderà alle nostre domande (aspettiamo tutte il primo figlio e le domande sono sempre tantissime!). Intanto il pediatra ci spiega quanto è importante allattare. Caspita, la cosa è interessante. Il latte materno fa molto bene alla salute. Nel latte materno si trovano importanti anticorpi. I bimbi allattati si ammalano di meno. Ha un sacco di virtù questo latte materno. Allattare è un’esperienza molto bella che favorisce il legame tra mamma e bambino. Tutte le mamme, se vogliono, possono allattare. Ed è un gesto naturale!
Direi che non ci sono dubbi. Certo che allatterò il mio bambino.
Ho l’impressione che anche le altre future mamme siano della stessa idea. Qualcuna annuisce, mentre il pediatra finisce il suo discorso, qualcuna si accarezza il pancione e sorride.
Ci sono domande? Mi concentro un attimo ma non mi viene in mente niente. Mi pare sia tutto chiaro: il latte materno fa bene, quindi è meglio allattare al seno. Cos’altro?
A dire il vero, tra il fatto che non ci avevo mai pensato e il fatto che non so altro sull’argomento (se non quello che ho appena sentito), non mi viene in mente proprio nessuna domanda. Sì, è tutto chiaro!
Anche le mie compagne hanno capito tutto, dato che non ci sono interventi. In effetti, potendo allattare, mi sembra decisamente meglio farlo. Se avrò il latte, io lo farò sicuramente.
Ora però, se il pediatra ha finito, avrei da chiedere ad Antonella se quella fitta alla schiena che sento da alcuni giorni, qui in basso a destra, è normale. E poi non ricordo se all’ospedale dobbiamo portare i pannolini per il bambino. E devo assolutamente dirle che il ginecologo non mi ha prescritto il tampone per lo streptococco. E che la paura per il parto non è passata per niente, anzi non è nemmeno diminuita, anche se ho provato con gli esercizi di visualizzazione che ci ha insegnato la volta scorsa.
Il pediatra ci saluta ed esce. Sto per prendere la parola, ma mi metto in coda: hanno già alzato la mano in quattro. Ah, ecco, anche a Giada non hanno prescritto il tampone. Barbara dice che le hanno trovato il collo dell’utero “accorciato”, ma no, non è troppo presto? Elena ha cambiato idea sull’epidurale, cos’è questa storia del mal di testa come effetto collaterale? Ester non ha ancora deciso se vuole che suo marito entri in sala parto…