Qual è la prima causa di abbandono dell’allattamento, la situazione che più di tutte mette in difficoltà le neomadri?
Basandoci sulla nostra esperienza di LLL, sulle domande più frequenti dei nostri moduli help form del sito e su quanto ci raccontano le mamme,
direi che la prima causa sia squisitamente sociale. Anche se tutte le mamme sentono dire che l’allattamento deve essere a richiesta, quando poi si
trovano davvero alle prese con un allattamento, con il primo allattamento, quello che invece si sentono ripetere è che il bambino “mica può
stare sempre attaccato”. E quindi, anche inconsciamente, rispondere ai bisogni di un bambino che richiede di essere nutrito (o cullato e portato al
seno, che è lo stesso) in continuazione sembra sbagliato, sembra che ci sia qualcosa che non va. E non c’è donna che al primo figlio non cerchi di
“tirare un po’ i tempi fra le poppate” o cantando qualche ninna nanna, o introducendo il ciuccio, o uscendo a fare una passeggiata col passeggino
sperando che dorma un po’. In realtà, non c’è nulla che non vada e quando le mamme vengono messe in condizioni di comprendere che il cucciolo umano è un
cucciolo nato per essere portato addosso alla madre, e che solo la nostra cultura ha cambiato le regole del gioco, è facilissimo capire come ricambiarle
queste regole (sempre se questo è possibile, se non si deve rientrare al lavoro immediatamente, se qualcuno ci aiuta… un sacco di se non sempre
facilmente ottenibili). Per questo è importante che nel corso preparto venga affrontata non solo la sezione riguardante le componenti del latte materno,
ma anche la fisiologia del seno e della produzione di latte, con qualche accenno di antropologia che presenti il cucciolo umano come un
semplice “cucciolo di mammifero”. Questo non cambia i fatti (siamo umani moderni e viviamo nel 2000, abbiamo appartamenti monofamiliari, gli
aiuti in casa da parte di persone esperte ed affettuose sono rarissimi e dobbiamo quasi sempre lavorare per campare), ma ci aiuta indubbiamente a
comprenderli meglio. Le donne sono meravigliose per come sanno inventarsi soluzioni a problemi in apparenza insolubili. Comprendere il problema e non
sentirsene vittime significa per gran parte averlo già risolto.