Introduzione

Il bambino ha bisogno di latte, sì.
Ma ancor più di essere amato, cullato, carezzato.

Frédérick Leboyer

Secondo indagini e statistiche, in Italia una percentuale di mamme compresa tra il 30 e il 40% interrompe l’allattamento entro il terzo mese di vita del bambino. Un dato che non rispecchia le intenzioni dichiarate in gravidanza, quando più del 90% delle future mamme manifesta il desiderio e la volontà di nutrire al seno il proprio piccino.


In questo libro parliamo proprio di loro: delle donne che avrebbero voluto allattare e non ci sono riuscite. Delle neomamme che stanno vivendo un allattamento difficile e tormentato e delle madri che hanno già detto basta, abbandonando le poppate.


Oggi si parla molto di allattamento. Articoli e libri sull’argomento non mancano. Si sottolinea che tutte le madri hanno il latte e si elencano gli importanti benefici di salute che questa pratica garantisce a mamma e bambino. Se ne parla, a volte, anche in modo inopportuno, dato che per la prima volta nella storia la nutrizione del bebè ha assunto dei connotati che non le competono assolutamente, diventando il metro con cui si misura la “bravura” materna.


Ma chi dà voce alle sensazioni di chi avrebbe voluto e non è riuscita a nutrire al seno il suo bambino? Chi prende in considerazione quel disagio e quel senso di inadeguatezza che rischiano di offuscare le gioie della maternità?