Così come il bambino non aumenta regolarmente in peso e in altezza ma per “burst”, come ben sanno i pediatri, cioè a scatti, anche l’evoluzione psichica e spirituale di ogni individuo non avviene linearmente ma a salti, per balzi
quantici.
A un periodo di apparente silenzio e stasi fa seguito un’esplosione, una conquista. Proprio quando esteriormente sembra che nulla avvenga, interiormente ci si sta preparando per il balzo successivo. Come da un giorno all’altro il bambino sta in piedi e cammina da solo, così da un giorno all’altro anche per noi scatta un “click”: acquisiamo una nuova visione, abbiamo un’intuizione, compiamo una svolta nella nostra vita. Lo sviluppo è una successione di nascite. Si muore al passato per rinascere al presente.
E come “l’aumento di peso è l’indice della crescenza del corpo” così “la gioia è l’indice della crescenza interiore”434. La gioia che c’è nella nostra vita è il barometro che ci permette di valutare l’andamento della nostra evoluzione spirituale. Come dice Beryl Blue Spruce, medico Pueblo, la domanda più importante da porsi nella vita è “Quanto sono felice?”. Per un indiano infatti il successo non dipende da quanto guadagna o da quale posto occupa nella società, ma solamente da quanta gioia possiede dentro di sé. Se imparassimo anche noi a farci ogni tanto questa domanda, credo potremmo avere delle interessanti sorprese…