La vita di tutti gli esseri viventi, dagli organismi monocellulari vegetali e animali fino ai mammiferi, è
scandita da ritmi ben precisi, sincronizzati con i ritmi cosmici e planetari: il ritmo giornaliero (alternanza giorno/notte) legato alla rotazione
della Terra su se stessa (che condiziona il ritmo sonno-veglia); il ritmo mensile, legato alla rotazione della luna intorno alla terra (che condiziona
il ciclo mestruale); il ritmo annuale, legato alla rotazione della terra intorno al sole (alternanza delle stagioni, migrazioni degli uccelli,
stagione degli amori ecc.). Anche la vita dell’uomo è regolata da ritmi: basti pensare al battito cardiaco, al ritmo del respiro o a quello cerebrale,
al ciclo mestruale ecc.
La vita è ritmo e il ritmo è la vita stessa. Un organismo privato del proprio ritmo, o a cui si imponga un ritmo che non è il suo, corre gravi
rischi di sfasamento che lo rendono fragile e vulnerabile.
Anche la crescita del bambino segue dei ritmi e dei tempi particolari. Si è visto che lo sviluppo del bambino non avviene secondo un ritmo lineare
ma a balzi.
La crescita in altezza e in peso, per esempio, è stata studiata in un campione di bambini durante i loro primi 21 mesi di vita e i dati raccolti
dagli esami auxologici hanno mostrato come essa avvenga in realtà attraverso scatti discontinui e aperiodici: ciò significa che un bambino non
aumenta in peso e in altezza in modo regolare ma può crescere molto in un certo periodo e poi fermarsi in quello sucessivo. Il ritmo della vita è
scandito da momenti di intensa produttività e da altri di calma e di latenza, in cui sembra che niente avvenga mentre in realtà il bambino sta
lavorando per costruire se stesso.