capitolo xiv

Gli adolescenti, figli della terra

“Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo lo chiama farfalla”

Lao Tzu

“Gli uomini non nascono nel giorno in cui la loro madre li mette al mondo,
bensì quando la vita li costringe a mettersi al mondo da soli”

Gabriel Garcia Marquez

Quale periodo della vita più negletto, trascurato e misconosciuto dell’adolescenza? Gli adolescenti potrebbero contendere ai neonati il primato del pregiudizio e della incomprensione, e infatti non per nulla Maria Montessori li paragona proprio a loro, definendoli “neonati sociali”.


L’adolescente è come il bruco che sta lavorando per diventare farfalla: per poterlo fare deve uscire dalla crisalide, deve compiere una metamorfosi, trasformare il bambino in uomo. Un compito non certo facile, un’impresa alquanto impegnativa, che trova pochissimo sostegno nell’ambiente esterno perché gli adolescenti, diciamocelo francamente, chi li capisce? In realtà il mondo vede solo bruchi, fa fatica a cogliere la farfalla in quegli esseri ancora informi e poco aggraziati…


Ed ecco che ancora una volta enormi potenzialità vengono sprecate, tesori preziosi sono buttati alle ortiche.