capitolo iii

Il metodo che non è un metodo,
ovvero l’approccio Montessori al bambino

Il metodo è pericoloso, poiché potresti dimenticare totalmente la sorgente e potresti rimanere assolutamente ossessionato dal metodo stesso. I metodi sono ottimi, se resti attento e presente, se resti consapevole, se sei cosciente che non sono il fine, sono soltanto il mezzo. Ricordalo sempre, poiché esiste sempre la possibilità di diventare una vittima di tecniche e di metodi: l’Assoluto giunge a te solo quando hai lasciato cadere tutte le tecniche.

Osho

Il compito principale non è imparare il metodo, ma aprire le porte ad una nuova e migliore condizione di vita per il bambino.

Maria Montessori

Mi è capitato di assistere una volta ad una lezione di aikido in un centro altamente qualificato e molto serio: i movimenti dei partecipanti, impeccabilmente vestiti con il tradizionale abbigliamento in stile giapponese, erano tecnicamente perfetti. Non c’era nulla fuori posto, eppure sono uscita da quel luogo con una strana sensazione di freddezza e, tra me e me, mi sono detta: “Ma il cuore dov’è?” La tecnica, il metodo, sono importanti ma non bastano. Perché qualsiasi disciplina diventi un’arte occorre andare oltre: bisogna metterci l’anima. Cioè il cuore. Alla conoscenza occorre affiancare l’amore.


Quello che è conosciuto ubiquitariamente come “il metodo Montessori” in realtà è ben altro, è molto di più.