capitolo i

Voce che ama:
leggere, cantare, raccontare

Tocco e parola: ecco la chiave magicaper aprire il cuore di ogni bambino.

Elena Balsamo

I libri sono l’alimento della giovinezza e la gioia della vecchiaia.

Marco Tullio Cicerone

Sin dai primissimi istanti di vita, il neonato mostra la sua predilezione per la voce materna. Una predilezione che viene da lontano, che affonda le sue radici nei mesi dell’attesa, quando quella voce gli ha tenuto compagnia, lo ha cullato, accarezzato, fatto sentire amato.


Nei primi mesi di vita, il bimbo è affamato di parole, di contatto, di amore. La voce dei suoi genitori, l’affetto che risuona nelle loro parole, è per ogni piccino una fonte di profondo benessere, un nutrimento per la mente e per il cuore. Le madri lo sanno, l’hanno sempre saputo. E da che mondo è mondo, accompagnano i loro bambini nel sonno con una ninnananna, lo intrattengono durante il giorno con le rime di una filastrocca. Rime antiche e sempre nuove, che fanno parte della tradizione orale di tutte le culture. I bimbi le amano, non si stancherebbero mai di ascoltarle. Merito della musicalità delle parole e del ripetersi delle strofe e, sopra ogni cosa, merito della voce dei genitori, che è uno strumento potente: tranquillizza, rassicura, è una promessa di vicinanza e di costante affetto.