capitolo iii

Voce che coccola,
ninnananna e filastrocca

Vita che succhia latte appena nata
con parole di latte va narrata.
Con parole di seno e di calore
succhiate insieme al battito di un cuore.43

Silvia Roncaglia

Ed eccolo tra le braccia dei suoi genitori. Il bambino è nato. È una creatura di mistero e meraviglia, venuta dal grembo di sua madre, venuta dal cuore dei suoi genitori.


Per nove mesi, ovvero per tutta la sua vita, quello che ha conosciuto è il corpo della madre. Avvolto, cullato, contenuto dal suo grembo e dal suo amore.


La madre è tutto ciò che lui conosce, è fonte unica di sopravvivenza e di benessere, e sono il suo corpo, la sua voce, il suo calore che il bambino cerca dopo la nascita. Per ritrovare le sensazioni che ha vissuto, per ritrovare il mondo come lo conosceva prima.


Il suo bisogno di contatto, vicinanza, rassicurazione è urgente e fondamentale quanto il suo bisogno di essere nutrito.


Al seno materno il bambino riceve il nutrimento che lo fa crescere e allo stesso tempo assapora il calore, la morbidezza, il profumo della madre. Tra le sue braccia ritrova il suono che più ha amato, il battito di quel cuore che gli ha tenuto compagnia nei lunghi mesi dell’attesa. Ma non basta ancora. È quando la mamma gli parla o canta per lui, che il bimbo si sente finalmente, completamente, a casa.