capitolo iv

Da 12 a 36 mesi

Un lettore sempre più esperto

Nel secondo e nel terzo anno di vita il bimbo acquisisce e sviluppa molte competenze. Se quello con la lettura condivisa è un appuntamento quotidiano o se, comunque, i genitori leggono spesso per lui, il libro diventerà un amico, un amico con cui amerà intrattenersi anche da solo, voltando le pagine, studiando le figure, ricordando la storia e gli eventi narrati che ha potuto memorizzare grazie alla lettura di mamma e papà.


È molto bello vedere il rapporto con il libro che si evolve e che accompagna il bambino, offrendogli spunti per giocare con la fantasia, allenare la memoria, esercitare il linguaggio. E, ancora una volta, è molto bello ritagliarsi dei momenti speciali da trascorrere con il nostro bambino, senza interferenze o distrazioni, per scoprire nuove storie e personaggi, emozionarsi, ridere, sognare insieme.

Ma procediamo con ordine e vediamo quali sono le principali tappe di questo percorso. Di seguito vengono riportate alcune indicazioni relative all’età; si tratta ovviamente di indicazioni di carattere generale, perché ogni bimbo è diverso e ognuno si muoverà lungo i sentieri della lettura con i suoi tempi.


Quello che accomuna un po’ tutti i bimbi è il fatto che l’appuntamento con la lettura conserva una connotazione fortemente affettiva e viene vissuto come un’occasione di vicinanza e contatto: il bambino è in braccio al genitore, seduto sulle sue ginocchia o seduto al suo fianco.


  • Quindici mesi, frasi semplici e brevi

Tra i dodici e i diciotto mesi la confidenza con l’oggetto libro è ormai notevole: il bimbo lo manipola, sfoglia le pagine, in genere si accorge se è capovolto e prova a inclinare il viso per adattarsi alle immagini.


A molti bimbi piace indicare le figure e pronunciarne il nome (palla, bimbo, cane, bicicletta), altri bimbi si divertono a indicare l’immagine e aspettano che sia il genitore a dire il nome dell’oggetto raffigurato. Spesso vogliono tornare indietro o saltare avanti per rivedere l’immagine preferita, e questo, naturalmente, più e più volte: compito del genitore è quello di accogliere le preferenze del bambino e favorire la sua attiva partecipazione alla lettura!


Per i bimbi che si divertono a pronunciare (o a far pronunciare a mamma e papà) i nomi degli oggetti, ci sono alcuni libri pensati proprio per l’attività di ‘denominazione’: un esempio classico sono i volumi illustrati di Richard Scarry.


Se la mamma e il papà gli leggono spesso dei libri con testi brevi, in rima o con frasi semplici che descrivono le azioni raffigurate dalle immagini, il bimbo riesce a memorizzare la successione degli eventi e anticiparli.


I suoi libri preferiti sono ancora quelli che raccontano semplici azioni quotidiane (mangiare, dormire, giocare, ecc.) e che hanno per protagonisti bambini o animali.