Ma procediamo con ordine e vediamo quali sono le principali tappe di questo percorso. Di seguito vengono riportate alcune indicazioni relative all’età;
si tratta ovviamente di indicazioni di carattere generale, perché ogni bimbo è diverso e ognuno si muoverà lungo i sentieri della lettura con i suoi
tempi.
Quello che accomuna un po’ tutti i bimbi è il fatto che l’appuntamento con la lettura conserva una connotazione fortemente affettiva e viene vissuto
come un’occasione di vicinanza e contatto: il bambino è in braccio al genitore, seduto sulle sue ginocchia o seduto al suo fianco.
- Quindici mesi, frasi semplici e brevi
Tra i dodici e i diciotto mesi la confidenza con l’oggetto libro è ormai notevole: il bimbo lo manipola, sfoglia le pagine, in genere si accorge se è
capovolto e prova a inclinare il viso per adattarsi alle immagini.
A molti bimbi piace indicare le figure e pronunciarne il nome (palla, bimbo, cane, bicicletta), altri bimbi si divertono a indicare l’immagine e
aspettano che sia il genitore a dire il nome dell’oggetto raffigurato. Spesso vogliono tornare indietro o saltare avanti per rivedere l’immagine
preferita, e questo, naturalmente, più e più volte: compito del genitore è quello di accogliere le preferenze del bambino e favorire la sua attiva
partecipazione alla lettura!
Per i bimbi che si divertono a pronunciare (o a far pronunciare a mamma e papà) i nomi degli oggetti, ci sono alcuni libri pensati proprio per
l’attività di ‘denominazione’: un esempio classico sono i volumi illustrati di Richard Scarry.
Se la mamma e il papà gli leggono spesso dei libri con testi brevi, in rima o con frasi semplici che descrivono le azioni raffigurate dalle immagini, il
bimbo riesce a memorizzare la successione degli eventi e anticiparli.
I suoi libri preferiti sono ancora quelli che raccontano semplici azioni quotidiane (mangiare, dormire, giocare, ecc.) e che hanno per protagonisti
bambini o animali.