capitolo iv

Dai 3 anni

Piccoli lettori crescono

Dopo il terzo compleanno le competenze linguistiche del bambino crescono molto velocemente: il suo vocabolario si amplia a dismisura, le sua capacità verbali si affinano. I libri sono compagni apprezzati e fedeli, e davanti al bimbo si schiude una vastissima scelta: i genitori possono proporgli storie in rima, racconti, fiabe e favole. Le storie possono diventare via via più lunghe e articolate, con più sequenze di azioni e più personaggi.


Tra i 3 e i 4 anni, particolarmente apprezzate sono le fiabe che spiegano il perché, l’origine e il funzionamento degli oggetti e dei fenomeni naturali, in una parola, le fiabe che spiegano la realtà. Una realtà che incuriosisce e che il bambino vuole conoscere e comprendere sempre meglio.


A molti bimbi piacciono i libri che offrono informazioni sulla natura, gli animali, la terra, i vulcani…


Ma in questa fase anche la realtà interiore ha bisogno di essere rappresentata e quindi di trovare spazio tra le pagine: i libri che raccontano le emozioni (la preoccupazione di fronte a un’esperienza nuova, il distacco dalla mamma, l’ingresso alla scuola materna, la paura di perdere l’attenzione dei genitori con la nascita di un fratellino) dimostrano al bimbo che quelle che prova sono sensazioni normali e comuni e questo è molto rassicurante!


Sono adatti ai bambini di questa età anche i libri che permettono di imparare qualcosa di nuovo divertendosi, pensiamo alle storie in cui si conta per prendere confidenza con i numeri da uno a dieci, o ai testi in rima e non, dedicati alla lettere dell’alfabeto.


Verso il quarto-quinto compleanno, se il bambino mostra di apprezzarle si possono leggere e/o raccontare anche le fiabe tradizionali, facendo però attenzione alle sue reazioni: se una fiaba lo spaventa meglio lasciarla perdere, lo stesso vale per eventuali scene che lo impressionano in modo eccessivo, non esitiamo ad accogliere le sue richieste e saltarle!


Importante, quando si leggono fiabe letterarie o moderne, è il lieto fine: la paura è infatti accettabile, poiché vissuta al fianco del genitore (anzi, la messa in scena di eventi paurosi o sentimenti negativi è liberatoria, in quanto permette di proiettare all’esterno e superare sensazioni che possono essere fonte di intenso disagio), ma il bambino non può rinunciare a una conclusione felice, che rimette tutto a posto e promette che anche nella vita vera, tutto finirà bene.


  • Giornalini e album da colorare

In edicola si possono trovare vari giornalini destinati ai più piccini. A molti bambini questi giornalini piacciono sia per le brevi storielle che vengono lette dal genitore, sia per le pagine da colorare e/o i giochi (come i disegni da colorare seguendo le indicazioni offerte dai ‘pallini colorati’ o le immagini da confrontare per trovare le differenze).


Un altro classico per i bimbi in età prescolare sono gli albi da colorare: alcuni propongono immagini di oggetti di uso quotidiano, altri raccontano una storia (in pratica il bimbo colora le illustrazioni di una fiaba) e in questo caso le pagine sono corredate di brevi testi e si prestano per una lettura condivisa.