Nella Psicoanalisi, seppur in modo molto più velato e molto meno trattato (perché appunto adultocentrica), non vengono esclusi i genitori rispetto al crearsi di questa “condizione incestuosa”. Per esempio leggiamo:
I rapporti del bambino con la persona che ha cura di lui sono per lui una fonte inesauribile di eccitamento e di soddisfacimento sessuale a partire dalle zone erogene, tanto più che tale persona – di regola dunque la madre – riserva al bambino sentimenti che derivano dalla vita sessuale di lei, lo accarezza, lo bacia, lo culla: lo prende con evidente chiarezza come sostituto di un oggetto sessuale in piena regola. La madre probabilmente si spaventerebbe se le si spiegasse che con tutte le sue tenerezze risveglia la pulsione sessuale del suo bambino e ne prepara la successiva intensità1.
Più tardi, Freud arriverà a dire esplicitamente anche questo:
La ‘tenerezza’ dei genitori e di chi cura il bambino, la quale di rado smentisce il suo carattere erotico (“il bambino come giocattolo erotico”), concorre in grande misura ad accrescere nel bambino i contributi dell’erotismo agli investimenti delle pulsioni dell’Io […]2.