I pazienti sono gentaglia. Sono buoni solo a farci vivere, materiale per imparare.A ogni modo non possiamo aiutarli.
S. Freud
prima parte - capitolo v
I pazienti sono gentaglia. Sono buoni solo a farci vivere, materiale per imparare.A ogni modo non possiamo aiutarli.
S. Freud
Freud è famoso in tutto il mondo per aver trattato dei casi clinici, a suo dire brillantemente risolti. In verità, se consideriamo l’immensa opera freudiana (più di cinquanta anni di studi sull’inconscio, centinaia di scritti, decine di migliaia di pagine), i casi di cui tratta in maniera approfondita sono davvero molto pochi. Se si considera poi che alcuni di questi casi non sono stati analizzati direttamente in prima persona, ma basandosi su quanto riportato da altri sul caso in questione (per es. il caso del piccolo Hans) o basandosi su biografie di grandi personaggi del passato (per es. Leonardo da Vinci e Goethe) o su autobiografie di personaggi del suo tempo (Schreber), o ancora su casi seguiti dal suo mentore Breuer (Anna O.), i pazienti analizzati di cui Freud ha trattato nel dettaglio si riducono a un numero davvero molto esiguo.
E non finisce qui. Una quantità di accurate ricerche, svolte nell’arco di molti anni, di recente ha dato vita alla pubblicazione di libri che hanno suscitato in tutto il mondo un grande clamore: hanno dimostrato come quei già pochi casi noti trattati da Freud siano stati anche falsificati; tutto naturalmente documentato e riferito con cognizione di causa. Ma parlerò di questo in un secondo tempo.
Per rendere più chiaro come Freud abbia messo in pratica sul campo il suo modello terapeutico, voglio di seguito accennare in breve ad alcuni dei suoi casi più celebri, che meglio rendono il senso di quanto fin qui emerso. Non mi soffermerò sui dettagli, ma evidenzierò in sostanza quelli che per lui furono i sintomi e la diagnosi del paziente e come sia stata secondo lui (non) risolta la patologia.