Omwana ku omwaka akasyo omukwatsa akati
[Non togliere il coltello al bambino senza offrirgli in cambio un fiorellino]
proverbio africano
terza parte - materiale congeniale
capitolo vii
Storie con le mosse
Non abbiamo più scuse: i bambini sono pronti per fare le storie, e adesso lo siamo anche noi.
In poche mosse sapremo creare la situazione proficua per il gioco delle storie. Proviamo a metterci subito in gioco?
Ma io non sono capace!
Tutti sono capaci.
Spegniamo i cellulari, vestiamoci comodi, tiriamoci su le maniche, mostriamo ai bambini il nostro orecchio acerbo1 e prepariamo insieme a loro l’occorrente per scendere (salire) nel campo del fantastico.
Un giorno sul diretto Capranica-Viterbo
vidi salire un uomo con un orecchio acerbo.
Non era tanto giovane, anzi era maturato
tutto, tranne l’orecchio, che acerbo era restato.
Cambiai subito posto per essergli vicino
e potermi studiare il fenomeno per benino.
Signore, gli dissi dunque, lei ha una certa età
di quell’orecchio verde che cosa se ne fa?
Rispose gentilmente: – Dica pure che sono vecchio
di giovane mi è rimasto soltanto quest’orecchio.
È un orecchio bambino, mi serve per capire
le voci che i grandi non stanno mai a sentire.
Ascolto quel che dicono gli alberi, gli uccelli,
le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli.
Capisco anche i bambini quando dicono cose
che a un orecchio maturo sembrano misteriose.
Così disse il signore con un orecchio acerbo quel
giorno, sul diretto Capranica-Viterbo.
Gianni Rodari