Eki oyoroza omuto kimuhamaho n’omu bukuru bwe
[Il cibo dato al piccolo gli è dentro anche da grande]
proverbio africano
Vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo?1
Gianni Rodari
Prima Parte - Storia memoria
capitolo i
Eki oyoroza omuto kimuhamaho n’omu bukuru bwe
[Il cibo dato al piccolo gli è dentro anche da grande]
proverbio africano
Vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo?1
Gianni Rodari
Nella lingua italiana il termine “storia” può assumere differenti significati: la storia come insieme di
avvenimenti realmente accaduti, la storia come bugia, la storia come capriccio, la storia come racconto.
È mia intenzione con questo lavoro concentrarmi sull’ultima accezione, ma anche le altre possono spingerci a piccole riflessioni fantasiose e interessanti.
Le storie come successioni e racconti di avvenimenti esistono dalla notte dei tempi. Sono retaggi umani, scaturiti da un bisogno primordiale di spiegare e affrontare la realtà circostante.
C’è la macro-storia, detta anche la Storia con la esse maiuscola, nella quale si dipana l’evolversi dell’umanità. E intorno ad essa e dentro essa prendono vita, si intrecciano e si alternano, si affiancano e si sovrappongono incessantemente costellazioni di micro-storie.
Ogni cosa ha una o più storie.
Ogni persona ha una e tante storie.
Tutto e tutti hanno almeno una storia da raccontare! Le storie sono gratis e infinite, sono colorate ma non sporcano, sono profumate ma non procurano alcuna allergia. Occupano lo spazio generoso del cuore, il tempo dell’ascolto di un dono prezioso. Niente di più e niente di meno.
Ci sono sulla nostra strada pigne piene di semi di storie, incastonati e pronti: pinoli turgidi e freschi, carichi di potenza inventiva.
Eppure non ci fermiamo ad annusare e raccogliere, aprire, scoprire, mettere da parte. Non ne cogliamo abbastanza.
Abbiamo fretta? Abbiamo cose più importanti da fare? Abbiamo paura di appiccicarci le dita con una resina che quando ci tocca poi non riusciamo più a gestire?
E se non fosse una mela, ma un pinolo, cioè una storia al giorno, a levare il medico di torno? La stessa storia che si allunga sempre più, una storia che poi ne chiama un’altra, una piccola storia che arriva inaspettatamente da dietro le spalle o volando da lontano nello spazio, oppure una lunga e grande storia che si tramanda nel tempo?
La mamma e il papà, con i loro bambini, con i nonni, sono legati da una relazione d’amore, un filo d’oro che non si vede ma che c’è e fa vivere bene e realizzare cose semplici e strabilianti tutti i giorni. Che trasforma anche le micro-storie in Storie con la esse maiuscola.
Non lasciamocele sfuggire, costituiscono un materiale corposissimo da cui attingere!
Ecco il vento che fa muovere gli alberi, domani troveremo tante pigne odorose sul cammino, e avremo con noi una pietra per schiacciare, e un barattolo per conservare.