seconda parte - accudire con dolcezza - capitolo xi

Amore, attaccamento e cervello del bambino

Come le prime cure parentali dolci favoriscono una vita di benessere

Il concetto di sviluppo infantile è cambiato in maniera radicale negli ultimi decenni. Prima i bambini venivano considerati tabula rasa. Oggi sappiamo che i piccoli d’uomo possiedono, già alla nascita una programmazione connaturata, e che necessitano di un accudimento specifico per uno sviluppo ottimale, specie quello del cervello. In questo capitolo le neuroscienze incentrate sullo sviluppo cerebrale infantile si accompagnano a indicazioni pratiche rivolte ai neogenitori, fornendo sostegno e consigli per uno stile parentale istintivo e basato sull’attaccamento dal quale i nostri figli trarranno beneficio per tutta la vita.


I cuccioli d’uomo, come i piccoli di tutte le specie di mammiferi, vengono al mondo a uno stadio di grande immaturità; di fatto un’immaturità superiore rispetto a quella degli altri mammiferi. Tuttavia ciò non significa che i nostri bambini siano stupidi e incapaci, come forse si è ritenuto fino a poco tempo fa. Le capacità dei neonati sono idonee all’ambiente che occuperanno – il corpo della madre – e all’apprendimento e alla crescita che, successivamente, li farà adattare in maniera perfetta all’ambiente adulto1,2.


Il neonato, ad esempio, ha una messa a fuoco di circa 25-30 centimetri: perfetta per visualizzare, in braccio o al seno, il vostro volto. La prima volta che vostro figlio vi guarda, le cellule cerebrali (neuroni) si attivano, accendendo elettricamente le aree del cervello deputate alla visione e al riconoscimento dei volti. L’attivazione ripetuta a ogni sguardo comporta la creazione di reti – connessioni tra l’area deputata alla visione e al riconoscimento del volto: il bambino inizierà pian piano a riconoscere il vostro viso.


Attivazione e connessione in risposta all’esperienza, specie quella legata alle interazioni sociali, sono determinanti per un precoce sviluppo cerebrale. I nostri figli nascono con un patrimonio di neuroni enorme – circa duecento milioni – ma un numero assai esiguo di connessioni (sinapsi) tra neuroni. Queste sinapsi si creano in base alle esperienze del neonato in quanto, secondo i princìpi delle neuroscienze, “le cellule che si attivano insieme, si connettono tra loro”. Ciò rende il cervello dei bambini assai duttile, concepito in modo da essere scolpito dalle prime esperienze:3 secondo il commento del neuropsicologo Allan Schore: “le prime esperienze con l’ambiente sociale sono determinanti per la maturazione del tessuto cerebrale.”4


Le esperienze che per prime attivano e generano connessioni nel cervello del vostro bambino hanno inizio nel ventre materno, grazie alle sensazioni fisiche responsabili delle primissime acquisizioni. Tra esse il sostegno fisico dell’utero e del liquido amniotico, il calore mantenuto dal calore corporeo della madre, il dolce dondolio prodotto dai passi, l’esposizione ai diversi gusti dell’alimentazione materna trasmessi dal liquido amniotico5, l’ascolto della voce della madre e degli altri membri della famiglia, la calma e la quiete percepite quando la mamma è calma e quieta. Al contrario, livelli elevati di stress in gravidanza rischiano di attivare e connettere il cervello del vostro bambino verso disfunzioni dell’apprendimento e iperreattività allo stress. Si tratta di scoperte umane di enorme portata che sottolineano la necessità, in gravidanza, di riposo e di accudimento6.


Dopo la nascita saranno le varie esperienze ad attivare e connettere altre aree del cervello del vostro bambino. Tali esperienze, che, in primo luogo, riguardano sempre le interazioni fisiche tra voi e il bebè, consistono nel calore e nella stimolazione tattile e olfattiva derivanti dal contatto con il vostro corpo, in particolare la pelle; il sostegno fisico e il movimento derivanti dall’essere tenuti in braccio; le sensazioni e i sapori trasmessi dal latte materno, compresi quelli derivanti dai cibi da voi assunti; l’ascolto della voce della mamma; infine l’ascolto, mentre tenete il piccolo stretto a voi, del battito del vostro cuore, subito ricollegato (attivato e connesso) alle sensazioni gradevoli e tranquillizzanti della vita intrauterina.