Nella nostra cultura il sonno è un tema prioritario per i neogenitori: come dormire di più, come far dormire di più i bambini, come garantire la sicurezza del sonno dei nostri figli? A queste domande vengono date risposte diverse, gran parte delle quali basate su presupposti più culturali che scientifici – o anche di mero buon senso. Questo capitolo affronta la scienza e il buon senso relativi a una materia tanto controversa ed emotivamente coinvolgente, fornendo informazioni utili affinché i genitori possano scegliere le abitudini del sonno più idonee alla propria famiglia.
Sonno e bambini. A volte può sembrare che l’uno escluda gli altri e che i problemi legati alla nanna si aggravino per via delle continue domande poste a tutte le neomamme: “È un bimbo bravo?”, e “Ti dorme tutta la notte?”.
Sebbene in buona fede, si tratta di domande che rischiano di spingerci a domandarci se noi o il nostro bambino, con il rifiuto di dormire tutta la notte, stiamo mostrando sintomi precoci di maleducazione, per non dire di devianza sociale. Potremmo temere di dare spazio a “cattive abitudini” a lungo termine o permanenti, prodotte dai continui risvegli, responsabili della sensazione di stanchezza e ossa rotte ogni mattina. Abbiamo paura che neppure noi riusciremo più a dormire tutta la notte.
Molto probabilmente, colti da queste inquietudini, e vittime delle dilaganti pressioni a conformarsi alle norme sociali sul sonno dei bambini, non confesseremo le nostre reali abitudini notturne: portare, ogni tanto, il bimbo nel lettone con noi perché è l’unica maniera per tornare a sentirci riposati. Di nuovo, forse temeremo di mettere a repentaglio il benessere del bambino – o addirittura la sua vita. Ci domandiamo se i neonati siano cambiati da una generazione all’altra, o se le nostre progenitrici, e le madri appartenenti a culture diverse, abbiano avuto a che fare con i medesimi dilemmi.
A volte, poi, quando è tutto buio e silenzioso, ci sarebbe di conforto l’immagine di madri e bambini di tutto il mondo che dormono e si svegliano nella notte: un vasto lenzuolo di accudimento notturno che si spiega al calar delle tenebre, per levarsi al sorgere del sole.
Forse la notte non è tanto male, dopo tutto.