prima parte - capitolo iv

Il partner, gli amici,
gli operatori sanitari

Il processo di lutto è un percorso in cui ognuno si muove con i suoi tempi e non deve essere disturbato.

Piera Maghella

La perdita di un bambino è un evento che colpisce la donna, ma coinvolge anche chi la circonda, il partner prima di tutto, ed eventuali fratellini, i nonni, gli amici.


Ognuno a modo suo, coloro che fanno parte della cerchia familiare si trovano ad affrontare una situazione dolorosa per cui non erano preparati. C’è la loro tristezza e c’è la tristezza della donna a cui si vorrebbe porre rimedio. Il desiderio di consolare e di aiutare spesso, però, si scontra con una personale difficoltà nel rapportarsi con la morte, con l’incapacità di comprendere fino in fondo il dolore della madre, con un modello culturale che davanti alla morte e alla sofferenza tende a privilegiare la fuga.


La perdita di un bimbo è una prova per tutta la famiglia: può essere l’occasione per gettare ponti o per costruire muri. Sicuramente non è facile. Non è facile perché ognuno reagisce alla perdita in modo diverso e all’interno della coppia stessa possono crearsi delle forti incomprensioni.


Non è facile per gli altri, i parenti, gli amici, i conoscenti che, seppur animati da buone intenzioni, non sempre riescono a offrire un sostegno adeguato ai genitori.


Ma soprattutto, non è facile per la donna. Il suo carico di sofferenza è (secondo me) il più pesante e, troppo spesso, sente di essere sola a portarlo.


Nelle pagine che seguono proviamo ad analizzare le dinamiche che si creano quando la famiglia si trova ad affrontare la perdita di un bimbo prima della nascita.