seconda parte - voci di mamme e papà

Perderlo nel primo trimestre

Un sogno appena sbocciato

Circa dodici anni fa scoprii di essere incinta. Una vera sorpresa, non pensavo potesse essere così facile. Ricordo ancora le parole del ginecologo che, indicando una macchiolina sullo schermo dell’ecografo, disse: “Ecco vostro figlio!”


Stupore, felicità e sgomento si alternavano nella mia mente. Mio padre mi regalò un giornale per mamme in attesa che conservo ancora oggi. Una settimana dopo, il sogno svanì: assenza di eco embrionale. Per molti giorni e molte ecografie ho sperato che qualcosa cambiasse. Ma nulla. Quel bimbo non è mai nato. Se fosse stata femmina mi sarebbe piaciuto chiamarla Alice.


Chissà oggi come sarebbe Alice. Questa domanda mi accompagna costantemente.


Come ogni figlio, Alice ha cambiato la mia vita e continua a cambiarla. Lei mi ha regalato un po’ di preziosa umiltà.


Anna

Mi hanno fatto il raschiamento martedì scorso.

Ero alla nona settimana di gravidanza. In occasione di un controllo ecografico mi è stato detto che il suo cuoricino si era fermato già dalla sesta settimana.


Le parole non bastano per spiegare il dolore che si prova… mio marito è ancora distrutto. Il dolore che provi quando metti la tua mano sulla pancia che aveva appena iniziato a crescere e ormai è tornata come prima. O la sofferenza nel riporre in valigia tutte le cosettine che avevamo già iniziato a comprare. Sai quando senti la tua anima lacerata o quando ti senti il cuore stringere e ti manca il respiro?


Dico a me stessa che ora si trova in Paradiso con tutti gli altri bimbi mai nati, ma mi manca tanto.


Non riesco a scrivere altro perché continuo a piangere per il mio piccolo.


Freedom