capitolo iv

Quando le figure di riferimento cambiano:
i pericoli del “carosello delle tate”

Basta dare un’occhiata a qualunque giornale o ascoltare per pochi minuti un qualsiasi notiziario dato per radio o in televisione per avere la conferma – se ce ne fosse ancora bisogno – che gli Stati Uniti si trovano a dover far fronte a un serio allarme sociale, che vede coinvolti, primi tra tutti, i giovani: rendimento scolastico sempre più scarso con aumento della percentuale di abbandoni, criminalità e violenza, delinquenza giovanile estesa alle classi medie, tossicodipendenza e alcolismo, disturbi psichici che non si limitano ad ansia e depressione, alienazione adolescenziale e difficoltà nelle relazioni interpersonali.

Le problematiche appena elencate furono descritte in tutta la loro drammaticità da T. Berry Brazelton, noto pediatra che nel suo intervento all’“Oprah Winfrey Show” del 16 maggio 1995 confessò: “Nessuna generazione è mai risultata meno in salute, meno accudita e meno preparata ad affrontare la vita come quella dei giovani d’oggi rispetto alla generazione precedente1.


Opinioni confermate dal Children’s Defense Fund, che nel suo The State of American’s Children Yearbook del 19952, evidenziava come 7,7 milioni di bambini americani soffrissero di gravi disturbi emotivi; di questi, il 48%, all’incirca la metà, non avrebbe terminato gli studi superiori. Dato ancora più triste, ben il 73% dei rinunciatari sarebbe stato arrestato entro cinque anni dall’abbandono scolastico3.