seconda parte - capitolo viii

A fianco del bambino che cresce

Il bambino è come una goccia d’acqua: non soltanto riluce di tutti i colori dell’arcobaleno, non soltanto, unendosi ad altre gocce, forma una pozza, un torrente, un fiume, un mare, qualcosa insomma che ci consente di pensare all’infinito, ma, spandendosi, dà sangue alla terra, vita ai fiori, forza agli animali, crea la storia. Il bambino nel villaggio è come la goccia: il principio dell’eterno e, siccome il mondo è un cerchio e con esso la nostra vita, si specchia anche all’indietro nel tempo e riflette il passato e lo propone nel presente, lasciando presagire il futuro.

Dembo Kanautè, griot del Mali

Come un’aquila prepara i suoi piccoli a lasciare il nido, fornendo loro tutte le abilità e conoscenze di cui hanno bisogno per partecipare alla vita, così io voglio fare con i miei bambini. Userò la cultura per prepararli alla vita. La cosa più importante che posso dare ai miei piccoli è tempo. Trascorrerò con loro tutto il tempo che potrò per imparare da loro e per ascoltarli. Noi siamo i custodi dei bambini per conto del Creatore. Loro sono i suoi bambini, non i nostri…

Fred Harrington Wakanakising Odaka

Il bambino è come un tetto: ci vuole più di una mano per crescerlo.

Proverbio Peul-Pulaar (Senegal)

Nella tribù dei Lakota ognuno era volentieri disponibile ad assistere i bambini. Un bambino non apparteneva soltanto a una determinata famiglia, bensì all’intera comunità del Clan.
Appena poteva camminare, era di casa nell’intero accampamento, poichè ognuno si sentiva come suo parente. Mia madre mi raccontava che io da bambino venivo spesso portato di tenda in tenda e che per alcuni giorni, solo ogni tanto le capitavo sotto gli occhi.
Mai i miei genitori o parenti mi dissero una parola non amichevole e mai mi sgridavano quando avevo fatto qualcosa di sbagliato. Picchiare un bambino era un’inimmaginabile crudeltà per un Lakota.

Orso in Piedi