Pratico un allattamento misto. Posso eliminare il biberon?
In linea di massima, sì. La produzione di latte si adatta alla richiesta. Dando il biberon, il bambino poppa meno e si ha una minor produzione di latte. Togliendo il biberon, il bimbo poppa di più e di conseguenza si ha una maggior quantità di latte.
Naturalmente, bisogna tener conto del motivo per cui è stato introdotto il biberon. Se non c’è stato alcun motivo giustificato; se vi hanno detto che 150 grammi a settimana era un basso aumento di peso (quando in realtà è perfetto), o se non avete avuto alcun problema col peso e vi hanno raccomandato il biberon perché dorma di più, o perché voi dovevate assumere qualche medicinale, o per qualsiasi altro bizzarro motivo, è evidente che i vostri seni funzionavano perfettamente e possono tornare a funzionare. Ma se vi hanno raccomandato l’uso del biberon perché esisteva qualche reale problema, se vostro figlio aveva perso molto peso, o ingrassava davvero molto, molto poco, il dubbio c’è. Ho davvero poco latte e dovrò continuare sempre con l’allattamento misto? O il problema era un altro, la posizione scorretta o l’orario rigido delle poppate, e ora posso cambiare metodo e tutto migliorerà? Eliminare il biberon non è una cosa che si può fare alla leggera. Bisogna controllare il peso ogni pochi giorni. È possibile che in tre o quattro giorni il peso si stabilizzi e poi torni ad aumentare. Ma se il bimbo perde peso, e non lo recupera neanche nel corso di molti giorni, significa che bisogna eliminare il biberon più lentamente, o addirittura che non si potrà eliminare del tutto.
Se la quantità di biberon che prende vostro figlio è minima, diciamo meno di 200 millilitri al giorno, e se lo ha preso per poco tempo, e inizialmente non c’era una reale necessità di darglielo, probabilmente potrete eliminarlo di colpo. Non dategli più il biberon e basta. Chiederà continuamente il seno per due o tre giorni, e poi tornerà a equilibrarsi.
Potete anche farlo poco a poco, diminuendo ogni giorno la quantità di latte nel biberon. 180, 150, 120… A volte, in meno di una settimana si riesce a eliminare completamente; altre volte bisogna farlo più lentamente. Tutto questo, chiaramente, controllando il peso. Questo sì, sempre i biberon accuratamente preparati, con un misurino di polvere ogni 30 millilitri di acqua. Non fate biberon più diluiti, perché vostro figlio non assumerebbe una sufficiente quantità di alimento, e non riuscirebbe nemmeno a poppare perché ha lo stomaco pieno d’acqua.
Un’altra possibilità è quella di ridurre i biberon a richiesta. Dategli un seno, comprimendolo se non succhia molto bene (pag. 90). Dategli poi il secondo seno (se lo vuole). Se è più o meno tranquillo e contento, non dategli il biberon. E se dopo venti minuti ne chiede ancora? Beh, offritegli di nuovo il seno. Ogni volta che ne ha bisogno. Dategli il biberon solo al termine della poppata al secondo seno e se in quel momento inizia a protestare per la fame. Ma non dategli tanto latte col biberon come abitudine, solo un po’, 60 o 30 millilitri. Finisce tutto e continua a piangere per la fame? Allora 30 in più, e poi altri 30 se ce n’è bisogno. Ma se rimane più o meno tranquillo, allora basta. E se dopo venti minuti ne chiede ancora, attaccatelo di nuovo al seno. Cioè, se davvero il bambino piange per la fame, dategli (anche se a rate) la stessa quantità col biberon che gli davate prima. Ma se resiste con meno, allora dategliene meno. L’idea è che, invece di prendere ogni tre ore seno e biberon, prenda il seno ogni ora o ora e mezza, e il biberon ogni quattro o cinque ore. In pochi giorni li avrete eliminati completamente.
Sto parlando sempre di biberon. In realtà mi riferisco al latte artificiale, somministrato attraverso qualsiasi mezzo. Quando non resta altro rimedio che dare un’aggiunta a un bambino allattato al seno, probabilmente è meglio non farlo con un biberon, perché molto spesso i bimbi si lasciano prendere e iniziano a poppare in modo scorretto. È meglio dargli il latte con un bicchiere. Ma se sono molti giorni che usate il biberon, e ora glielo togliete, forse è già troppo tardi. Potete provare con un bicchiere, ma se vi risulta difficile, non vale la pena che voi e vostro figlio facciate lo sforzo di imparare a bere da un bicchiere, quando in pochi giorni smetterà di farlo.
Oltre ad allattarlo ogni ora, vale la pena togliersi il latte, per stimolare la produzione? Se il bambino poppa a tutte le ore, non se ne avrà quasi il tempo materiale. E se il bambino succhia bene (o se funziona bene la compressione del seno) non ci sarà poi molto da togliere. Ma se poppa malissimo, o rifiuta il seno, o la compressione non vi riesce, è una buona idea togliersi il latte almeno sei o otto volte al giorno e darglielo come aggiunta, dopo il seno e prima del latte artificiale.
Tutto questo supponendo che all’inizio non ci fosse alcun problema reale e che i biberon fossero del tutto ingiustificati. Se invece ci sono stati problemi, bisognerà indagarne le cause e cercare una soluzione. Se la posizione era sbagliata, bisognerà correggerla; se il bambino ha avuto problemi con il frenulo linguale, probabilmente sarà necessario reciderlo. In questi casi, è molto importante togliersi il latte con frequenza (oltre ad attaccare il bambino al seno). Se avete introdotto le aggiunte perché in effetti il bambino ingrassava molto poco, di solito non è una buona idea eliminare del tutto il biberon così che quando ha fame sia costretto ad attaccarsi di più al seno (è lo stesso tentativo che avete fatto all’inizio e avete già verificato che non prendeva peso), ma bisognerebbe fare il contrario: aumentare la produzione di latte (mediante allattamento frequente in posizione corretta ed estrazione frequente) così da avere una tale quantità di latte da spingere il bambino stesso a rifiutare le aggiunte perché è già sazio.
In alcuni rari casi può essere che esista una vera e propria forma di ipogalattia e che l’allattamento esclusivo sia, pertanto, impossibile. Non saprete fino a dove potete spingervi se prima non fate dei tentativi.