CAPITOLO XVIII

Allattamento e fertilità

Effetto anticoncezionale dell’allattamento

C’è chi ha sentito dire che l’allattamento è un anticoncezionale, e pensa che ciò significhi: “Non si può rimanere incinte mentre si sta allattando”. È una cosa assurda, certo che si può. Se allattate per tre o quattro anni e mantenete relazioni sessuali senza fare niente per evitarlo, è praticamente certo che rimarrete incinte durante l’allattamento.


Ciò che succede è che durante l’allattamento è più difficile rimanere incinte. Non impossibile, ma più difficile. Soprattutto all’inizio.


È logico che sia così. Per milioni di anni i nostri antenati non hanno mai avuto a disposizione anticoncezionali e non hanno mai avuto alcuna restrizione sull’attività sessuale. Le donne rimanevano semplicemente incinte tutte le volte che potevano. Se una donna del paleolitico avesse avuto un figlio ogni dieci mesi dall’età della pubertà, probabilmente sarebbe morta la madre con tutti i figli. Doveva esistere un contraccettivo naturale. La selezione naturale volle scegliere quelle donne che partorivano un figlio ogni due, tre o anche ogni quattro anni; in questo modo avrebbero potuto prendersi più cura di loro e alla lunga avrebbero avuto una maggior prole con meno nascite.


Ma oggi esistono molte donne che hanno il secondo figlio dopo un anno dal primo, o anche prima. Che è successo all’anticoncezionale naturale? Beh, abbiamo smesso di usarlo. L’anticoncezionale era l’allattamento.


Si tratta di una di quelle soluzioni eleganti, apparentemente semplici ma tremendamente adattabili, a cui arriva la natura quando si trova milioni di anni di lavoro alle spalle. Se il contraccettivo avesse una durata fissa: “La donna non può rimanere incinta per x anni dopo il parto”, non potrebbe adattarsi alle circostanze, al ritmo di sviluppo del bambino, e soprattutto alla sopravvivenza del bambino. Ci siamo abituati a dare per scontato che quasi tutti i bambini sopravvivano, ma nella storia dell’umanità fino al XX secolo, il tasso di mortalità infantile è sempre stato altissimo. E così è ancora in gran parte del mondo, per vergogna nostra. Alla natura non interessa che una femmina perda la sua creatura e ci metta altri tre anni ad averne un’altra. Se il piccolo muore, la madre deve rimanere di nuovo incinta il prima possibile.


Per questo, il contraccettivo della natura non è fisso, ma dipende dall’allattamento: la donna può restare incinta quando la brusca interruzione dell’allattamento sta a indicare che il bambino è morto, o quando la diminuzione graduale dell’allattamento indica che il bimbo sta mangiando altri alimenti, e quindi non dipende più solo dal latte della mamma. Nei primi mesi, quando il bambino poppa tanto e spesso, la gravidanza è quasi impossibile. Mano a mano che diminuiscono il numero di poppate e la produzione di latte, la possibilità di una gravidanza è sempre maggiore. I bambini boscimani Kung poppano spessissimo, diverse volte all’ora, e mangiano pochissimi alimenti complementari nei primi anni (cosa possono poi mangiare, vivendo nel deserto?). Le loro mamme rimangono incinte più o meno ogni quattro anni. Altri popoli che vivono in condizioni più favorevoli possono dare più cibo ai loro bambini, e normalmente hanno un figlio ogni due o tre anni. Fra di noi, molti bambini mangiano tante pappe dai sei mesi, e molte mamme che allattano restano incinte prima dell’anno (e quindi partoriscono dopo un anno e mezzo). La mamma che non allatta può rimanere incinta prima dei due mesi.