CAPITOLO VI

I vaccini: cosa sono, cosa fanno
e cosa possono fare

Una differenza essenziale: prevenzione e profilassi

Da sempre l’uomo ha cercato di difendere la sua salute con strategie e comportamenti che si sono modificati con l’esperienza e le nuove conoscenze. Se alcuni di tali atti sono istintivi, tanto da poter essere osservabili anche in alcune specie animali, come la pulizia minuziosa del corpo, altri sono molto antichi, come la cottura del cibo, la cura e la disinfezione delle ferite, la sepoltura o la cremazione dei cadaveri, e altri ancora relativamente più recenti. Nella Vienna imperiale del 1852, 13 madri su 100 morivano per infezioni contratte durante il parto. La causa era “il morbo dei dottori”: i medici diffondevano l’infezione da donna a donna, perché non avevano l’abitudine di lavare le mani dopo ogni visita medica, eseguita senza guanti. Oggi appare banale, ma Ignác Semmelweis, il medico ungherese che scoprì l’origine dell’epidemia, fu contestato e allontanato dall’ospedale, condannato a morire di incomprensione e follia1. Lo smaltimento fognario efficiente, una rete idrica con acqua non contaminata, l’isolamento e la quarantena dei malati per malattie infettive evitano il contagio con germi patogeni. Vivere in case illuminate e riscaldate, una buona disponibilità e varietà di cibo sono altri fattori importanti che permettono alle difese immunitarie di affrontare le sfide di tutti i giorni contro i microrganismi capaci di provocare malattie. Questa è la prevenzione: comportamenti adeguati, informazioni corrette per un’educazione sanitaria capace di evitare l’insorgenza delle malattie. Oggi si tende a usare il termine di prevenzione secondaria per indicare quello che in realtà è solo la diagnosi precoce, cioè la scoperta della malattia nelle prime fasi di sviluppo, ma già comunque presente. È tutta un’altra cosa. Con l’acqua potabile si previene il tifo e il colera, si interviene modificando l’ambiente, bonificandolo dagli agenti patogeni. Con il vaccino si fa una cosa diversa, si fa profilassi: si mettono in atto provvedimenti destinati a evitare l’insorgenza della malattia, ma gli agenti responsabili rimangono presenti. Se le parole hanno un senso, la vaccinoprofilassi è cosa diversa dalla prevenzione.