CAPITOLO VII

Medicina e diritti: il valore dell'informazione

L’informazione

Nei seguenti paragrafi tratterò un aspetto fondamentale del nostro approccio a un trattamento sanitario consapevole: l’informazione. È un problema che ha più facce e molti risvolti, e che coinvolge da una parte il rapporto tra medici e pazienti, dall’altro la relazione tra i medici stessi e gli informatori farmaceutici, e quindi l’Industria. Come si vede, in entrambe queste due relazioni la figura del medico è cruciale. La qualità di un sistema sanitario dipende dalla trasparenza nella condotta dei medici e dalla loro effettiva autonomia nello svolgimento della professione, ossia dalla possibilità di agire in modo realmente indipendente e svincolato da pressioni di qualsiasi tipo, siano esse di carattere ambientale (la struttura in cui il medico è inserito, il sapersi oggetto di ostilità se solleva dubbi sulle direttive impartitegli, ecc.), o di carattere economico (ad esempio vantaggi, di qualsiasi tipo, per chi prescrive certi farmaci).


Il rapporto tra medici e chiunque operi nel mondo della Sanità e Industria è oggetto di crescente attenzione in tutto il mondo. I possibili conflitti di interesse sono evidenti, come abbiamo accennato a proposito della pandemia suina. La diffusione della tecniche di promozione dei prodotti farmaceutici e sanitari incide sul comportamento e sulle scelte degli operatori della sanità. Singoli medici, gruppi e associazioni di categoria, persino istituzioni pubbliche, attraverso le più svariate modalità di promozione, subiscono l’influenza da parte dell’Industria, anche senza averne la consapevolezza. In Italia si presta ancora poca attenzione a questo problema, se l’unica associazione di medici che si sia data un codice di autoregolamentazione nel rapporto con l’Industria, in base ai dati in mio possesso, è l’Associazione Culturale Pediatri (ACP).