CAPITOLO I

Le ragioni dell'obbligo

Il decretolegge in materia di prevenzione vaccinale per i minori da 0 a 16 anni è stato approvato dal Consiglio dei Ministri del governo Gentiloni il 19 maggio 2017, ed è stato firmato il 7 giugno dal Presidente della Repubblica Mattarella. Nello stesso giorno ne sono stati annunciati i contenuti in una conferenzastampa cui hanno partecipato, a fianco della Ministra Lorenzin: Ranieri Guerra, direttore generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute; Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS); Gianni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’ISS; Roberta Siliquini, Presidente del Consiglio superiore di sanità; Mario Melazzini, direttore generale dell’AIFA. “Obiettivo del decreto – ha ricordato la Ministra – raggiungere il livello di immunizzazione raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, pari al 95% della popolazione, in modo da mettere in sicurezza il Paese”. Preoccupano i dati sulle coperture vaccinali in calo, soprattutto per polio e morbillo, sia nei bambini fino a 24 mesi di età, ma soprattutto a 18 anni, quando il livello delle coperture vaccinali scende costantemente sotto il 70%, come sottolineato da Ranieri Guerra. Le vaccinazioni obbligatorie e gratuite passano così da quattro a dodici: anti-poliomielitica; anti-difterica; anti-tetanica; anti-epatite B; anti-pertosse; anti Haemophilus influenzae tipo B; anti-meningococcica B; anti-meningococcica C; anti-morbillo; anti-rosolia; anti-parotite; anti-varicella. Le dodici vaccinazioni obbligatorie divengono un requisito per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia (per i bambini da 0 a 6 anni) e la violazio-ne dell’obbligo vaccinale comporta l’applicazione di significative sanzioni pecuniarie e la segnalazione agli organi giudiziari1.


Dopo un frettoloso passaggio parlamentare con ricorso al voto di fiducia alla Camera, il testo integrale e definitivo del decreto Lorenzin, ora legge numero 119 del 31 luglio 2017, viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 182 del 5 agosto 2017. Le vaccinazioni obbligatorie per la frequenza scolastica di nidi e scuole materne si riducono a dieci (i due vaccini anti-meningococco diventano “fortemente raccomandati”) e le sanzioni economiche sono ridotte a un massimo di 500 euro. È annullata la menzione della segnalazione automatica al Tribunale dei Minori per i genitori inadempienti. L’urgenza del provvedimento – si riafferma – è determinata dal progressivo calo delle vaccinazioni (sia obbligatorie che raccomandate) in atto dal 2013, che ha determinato una copertura vaccinale media nel nostro Paese al di sotto del 95%, la soglia raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per garantire la cosiddetta “immunità di gregge”, cioè per proteggere indirettamente anche coloro che, per motivi di salute, non possono essere vaccinati2.