Le richieste e i bisogni di un neonato nelle prime settimane sono strettamente legati a ciò che ha vissuto nei nove
mesi nella pancia.
Fino al momento della nascita il bambino non ha ancora mai sperimentato né la fame né la sazietà; non ha ancora mai percepito neppure il silenzio perché è
stato continuamente immerso nei suoni del corpo materno; non è mai restato immobile per lunghi periodi perché ha vissuto immerso nel liquido in un
continuo dondolio.
Per questo dopo la nascita preferisce sentire suoni (voci, musiche) e restare in braccio cullato ritmicamente.
Il neonato è cresciuto per nove mesi in assenza di gravità e dunque non è abituato allo spazio circostante; se non si sente avvolto dai vestiti o da
braccia che lo sostengono, si sente cadere e rotolare, e cercherà disperatamente un confine e un appoggio.
Il suo intestino inoltre è rimasto immobile per tutta la gravidanza, ma dopo le prime poppate tutto dentro di lui si mette in movimento. Attenzione! non
si tratta di vere e proprie coliche, ma soltanto di una nuova funzione alla quale abituarsi, con il tempo e l’aiuto di mamma e papà.