Una delle caratteristiche più affascinanti di Maria Montessori era la sua capacità di collegare la vita presente con quella di un passato remoto. Grazie a un’attività qualunque riusciva a elaborare una visione globale dell’evoluzione umana fino ai giorni nostri e a stimolare l’immaginazione dei suoi ascoltatori in maniera irresistibile.
Ricordo che quando pelava le patate le guardava con profonda attenzione, come se le potessero rivelare importantissimi segreti. Continuava a pelare, chiedendosi ad alta voce in che modo all’inizio l’uomo avesse scoperto il valore della pianta della patata, all’esterno un’erbaccia dai fiori insignificanti che produceva frutti velenosi. Che cosa lo aveva spinto a guardare oltre? Quale colpo di fortuna lo aveva aiutato a scoprire che la sua utilità non risiedeva nella parte visibile, ma in quella nascosta sotto terra? Come ha fatto a imparare che quella parte non era velenosa, ma commestibile? Pare che la pianta di patata provenga dal Nuovo Mondo. Come sono state introdotte, adottate e coltivate in tutta l’Europa occidentale?
Il suo modo di parlare di cose comuni, come le patate, trascinava subito gli ascoltatori a un livello più alto di pensiero e percezione della realtà, mentre nel contempo rimanevano immersi nella vita umana. Era un’esperienza unica; era collegata a una speciale qualità della sua personalità e a profonde intuizioni che le assicurarono il successo in tutto il mondo.