capitolo 1

L’educazione come aiuto alla vita

Quando pensiamo all’educazione1 , ci viene spontaneo associarla all’insegnamento, all’apprendimento e all’acquisizione di conoscenze. In genere, gli studi pedagogici si concentrano su uno di questi aspetti primari:

  • cosa bisogna insegnare per raggiungere un certo numero di conoscenze, in conformità ai requisiti della cultura dominante, in una data comunità e in un dato periodo di tempo. Ciò viene deciso dalla società nel suo insieme ed espresso dalle autorità incaricate di svolgere tale compito;
  • come bisogna insegnare. Questo riguarda la scelta dei metodi educativi considerati i più adeguati per trasmettere agli studenti le conoscenze desiderate. Esperti di centri di formazione, a seconda degli ambiti educativi sopra menzionati, sono incaricati di preparare gli insegnanti per una adeguata applicazione degli stessi;
  • a chi bisogna insegnare. Questo riguarda gli studenti. Le possibilità che determinano l’elaborazione dell’offerta formativa devono rispettare vincoli precisi. Prima di tutto, l’età. Il processo di crescita pone due limiti: lo studente deve aver raggiunto un certo grado di maturità per poter comprendere ciò che deve imparare; l’insegnante deve analizzare l’argomento che desidera trasmettere allo studente e strutturarlo in modo da incominciare con esposizioni meno articolate e complesse, adeguandosi all’età mentale dello studente. È così che di solito si tende a procedere. Come vedremo più avanti, Montessori affronta tutto ciò in maniera differente. I tre aspetti finora elencati sono senza dubbio fondamentali per qualunque tipo di educazione scolastica, compreso il metodo Montessori.

Ma quest’ultimo ha un ambito di applicazione più ampio ed esteso, il che gli conferisce una posizione unica nel mondo della pedagogia. Un contributo, il suo, che non è mai stato del tutto compreso. Sin dall’inizio, il movimento montessoriano venne affiancato da accesi dibattiti che sfociarono in opinioni divergenti, che variano da una forte opposizione a un sostegno incondizionato. Un’antologia che raccoglie alcune delle opinioni più significative venne pubblicata in Germania nel 19702 . Ciò che colpisce è che nel corso degli anni il metodo non ha mai perso la sua importanza.