Dal momento che il metodo Montessori è nato da un’indagine scientifica, sembra opportuno domandarsi se tale metodo soddisfa le esigenze che la scienza moderna, e in particolare la psicologia, ha nei confronti dell’educazione. Per fare ciò, è necessario esporre la concezione della Dottoressa sull’uomo e i principi su cui ha basato il resto del suo lavoro, così da confrontarli con le scoperte della psicologia moderna.
Certo, il termine “psicologia moderna” comporta una prospettiva unitaria che di fatto non esiste. Punti di vista contrastanti, controversie sul piano teorico e reciproche critiche sono il risultato della grande diffusione e dello sviluppo che questa scienza recente ha sperimentato in così breve tempo. In più, è ancora lontana dal suo obiettivo finale, forse proprio perché il suo oggetto di studio – il comportamento umano – è estremamente complesso. Di sicuro per noi questo è molto più difficile da comprendere rispetto a qualcosa in cui siamo meno direttamente coinvolti. Ciononostante, e a dispetto delle controverse opinioni sostenute dai singoli psicologi, si è abbastanza d’accordo su certi punti chiave, tanto da riuscire a delineare una idea complessiva dell’uomo. Ecco alcune delle sue caratteristiche fondamentali:
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L’uomo è prima di tutto un essere sociale. Ciò significa che dipende dal suo ambiente sociale non solo per la sua sopravvivenza fisica, ma anche per lo sviluppo psichico e spirituale. Tra tutte le creature viventi, è il solo a possedere il linguaggio. Il linguaggio non è il prodotto e il possesso di un singolo individuo, ma dell’intera società.
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Le eredità culturali, impensabili senza una società, danno forma e contenuto all’esistenza umana; indicano le strade attraverso cui l’uomo può compiere il proprio destino. Dato che il destino viene interpretato in modo diverso da ciascuna cultura, gli esseri umani hanno bisogno gli uni degli altri per realizzare, collettivamente, le possibilità dell’umanità. I valori umani più importanti come la fede, la giustizia, la bellezza e la verità vengono creati e sostenuti dalla comunità. Al suo interno, essi hanno validità generale in quanto obiettivi legati indissolubilmente al talento umano. Hanno una natura sovrapersonale e sovraindividuale, e perciò non possono essere compresi o spiegati prendendo in considerazione il singolo individuo.
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L’individuo è umano solo in potenza. È, per così dire, una promessa che può essere mantenuta soltanto dalla società. Ben diverso quindi dall’animale, che raggiunge i limiti del suo sviluppo poco dopo la nascita e può pertanto considerarsi completo.
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La continuità nella storia umana è una continuità di tipo culturale, mentre la continuità nel mondo animale risiede nel principio biologico. L’unità psicosomatica è un altro principio che è emerso con forza nella psicologia contemporanea.
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L’uomo trova nel suo organismo la fonte della propria attività, che guida verso l’ambiente attraverso il comportamento, lottando o resistendo.
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Il comportamento è il termine usato per descrivere l’attività significativa con cui l’uomo entra in relazione con l’ambiente. Dato che ci sono delle alternative in merito a ciò, il comportamento umano è la manifestazione fisica di una scelta.
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Il comportamento umano è solo in parte determinato dalle leggi della natura. Proprio perché ha delle alternative, deve operare delle scelte. È in possesso del più vasto repertorio di possibili scelte di tutti gli esseri viventi, poiché è capace di creare delle alternative che in quanto tali non esistono in natura. D’altra parte, un’alternativa presente all’inizio può andare perduta ed è lì che si attiva un automatismo. Quindi, ogni dipendenza e ogni rigidità sono in un certo senso una mancanza quando vengono misurate secondo il parametro delle possibilità umane.
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Il comportamento si riferisce sempre a qualcosa e ha sempre un significato. Stabilire degli obiettivi e sforzarsi per conseguirli è un aspetto fondamentale dell’esistenza umana. Ancora prima che un bambino sappia parlare, o del resto ancor prima che chiunque gli spieghi cosa sia un obiettivo, egli ha già un obiettivo prefissato. Poiché l’uomo percepisce se stesso come origine dell’attività, è anche ben consapevole dell’intenzionalità; e lo è fin da piccolo.
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La psicologia moderna inizia con la convinzione secondo cui il comportamento umano non è puramente accidentale, ma è determinato da qualcosa. In altre parole, avviene in un contesto di fattori determinanti.
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L’insieme dei rapporti da cui l’uomo determina il proprio comportamento viene chiamato situazione. L’uomo non smette mai di trovarsi in situazioni. Con l’avanzare del suo sviluppo, queste situazioni diventano più ricche e di conseguenza il comportamento si fa più differenziato. In ogni caso questa differenziazione varia da persona a persona secondo gli interessi, le abilità e le circostanze individuali.