capitolo 10

Dopo il 1907:
libri, conferenze, viaggi, corsi…
la scuola elementare

Non è facile descrivere sinteticamente la rete di eventi che si dipanò dopo l’esperienza di San Lorenzo. L’anno seguente, a causa del terremoto che tra Messina e Reggio Calabria aveva provocato oltre centomila morti, migliaia di piccoli orfani vennero ospitati in istituti religiosi di diverse città, tra cui quello delle suore Francescane Missionarie di Maria a Roma. Qui, grazie all’aiuto della regina Margherita, era stata impiantata una Casa dei Bambini. Maria nel ’51 ricorderà:

In quel tempo già m’ero ritirata dal mio primo esperimento nelle Case dei Beni Stabili al Quartiere di San Lorenzo […]. Dinanzi allo stato di depressione psichica di quei poveri piccini, senza più famiglia né nome […] con le Suore decidemmo di tentare altri mezzi da quelli usati per i bambini di S. Lorenzo e ricorremmo alle attrattive del magnifico giardino, dove le Suore avevano operato una coltivazione speciale di fiori, e a una ricostruzione di famiglia, mettendo esercizi di vita pratica. Questi ebbero un tale successo nella maturazione delle piccole anime oppresse nello smarrimento della desolazione, che portò serenità e allegria e interesse alla vita. E così potemmo in seguito coltivare anche l’intelligenza coi mezzi usati prima nelle Case dei Bambini di S. Lorenzo.191

I rapporti con Talamo, come si evince dal brano riportato, non erano durati a lungo. Tuttavia l’estrema duttilità intellettuale di Maria la rendeva sempre pronta ad adattare le sue proposte formative alle esigenze concrete dei bambini dovunque si trovassero.


A proposito delle attività avviate in via Giusti va ricordata l’interessante ipotesi di chi ritiene che gli «esercizi di vita pratica» non vi siano stati adottati come puro mezzo pedagogico, ma piuttosto come incentivo psicologico per la ricomposizione di elementi della dimensione familiare perduta. Dunque saremmo in presenza di qualcosa di molto diverso dagli «esercizi» impiegati a San Lorenzo e descritti nel Il Metodo come mera attività di igiene personale, utile ai bambini provenienti da famiglie poverissime, per acquisire in modo naturale e piacevole i rudimenti della pulizia.